Taranto, 4 agosto 2012 - Si è conclusa nel primo pomeriggio, dopo essere iniziata 9 circa, l’udienza del tribunale del Riesame di Taranto che dovrà decidere sul futuro dello stabilimento dell’Ilva. Ieri non sono bastate le oltre 10 di battaglia tra l’accusa sostenuta dalla procura della Repubblica ed i legali dell’azienda. Questa mattina in aula hanno parlato ancora i difensori dell’Ilva e, al termine delle requisitorie, i giudici hanno sospeso l’udienza in attesa di esaminare il materiale raccolto.
La loro decisione dovrà essere depositata entro la scadenza dei termini, ovvero il 9 agosto. Non è chiaro se il verdetto del Riesame arriverà o meno con qualche giorno di anticipo.

LA DIFESA - L’Ilva  ha presentato due perizie, una chimica e una epidemiologica, per rispondere al lavoro della procura che ha portato al sequestro dell’area a caldo e all’arresto ai domiciliari di otto dirigenti.

L'ACCUSA -  L’accusa ha presentato invece, tra l’altro, una serie di intercettazioni telefoniche. In una di esse, alcuni dirigenti avrebbero detto al telefono che bisognava legare ‘il c... alla sedia’ agli ispettori che dovevano verificare i rischi ambientali del siderurgico.

CLINI TIRATO IN BALLO - In un'altra, relativa al 2010, un dirigente Ilva alluderebbe a buoni appoggi da parte del ministro Clini. Ma dopo questa indiscrezione, fulminea e perentoria giunge la replica del ministero dell'Ambiente: "Insinuazioni inaccettabili, Clini non si è mai occupato dell'Autorizzazione integrata ambientale dell'Ilva e non ha mai avuto rapporti con la dirigenza".

Nel pomeriggio arriva anche la smentita della Procura: nelle intercettazioni depositate davanti al tribunale del riesame non c’è alcun riferimento al ministro dell’Ambiente.

FERRANTE MINIMIZZA - Le intercettazioni depositate dalla Procura “non sono un elemento decisivo e importante per lo svolgimento di questa fase del processo”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, parlando con i giornalisti.

DENUNCE DOPO LA PROTESTA -  Nel frattempo, la questura di Taranto ha identificato e denunciato 41 persone, del gruppo di contestatori che il 2 agosto scorso in Piazza della Vittoria interruppe il comizio e la manifestazione dei sindacati confederali, organizzata con i lavoratori dell’ilva.

Le 41 persone - spiega la questura - sono state identificate e saranno denunciate in stato di libertà all`autorità giudiziaria per aver turbato a vario titolo la manifestazione in atto, determinando, la temporanea interruzione dei comizi ufficiali.

L’attività degli investigatori - sottolinea la questura - si è focalizzata in particolare su coloro i quali si sono resi responsabili di violenza sulle cose, abbattendo le transenne poste a protezione del palco per tentare di accedervi, e di coloro che lanciarono i fumogeni.