Roma, 6 agosto 2012 - “Sono raddoppiati gli incendi, con oltre cinquemila roghi che stanno mettendo a rischio il patrimonio di oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie forestale in Italia”. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che “l’arrivo di ‘Nerone’ rischia di aggravare una situazione già pesante, come dimostra il bilancio relativo ai primi sette mesi dell’anno stilato dal Corpo forestale dello Stato”.

IL DECALOGO - La Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi. La prima regola per evitare l’insorgenza di un incendio nel bosco “è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse- afferma la Coldiretti- mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde”.

Soprattutto nelle campagne “non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si e’ scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi”, precisa la Coldiretti. Inoltre “non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimita’ e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente”, continua.

Nel caso in cui “venga avvistato un incendio- consiglia la Coldiretti- non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorita’ responsabili a partire dal Corpo forestale (1515) o dai vigili del fuoco (115)”. Dal momento che “un elevato numero degli incendi e’ opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”, conclude la Coldiretti.