Roma, 7 agosto 2012 -  Sono oltre 3400 i falsi invalidi e falsi poveri che la Guardia di Finanza ha smascherato in tutta Italia dall’inzio dell’anno. Centinaia, negli ultimi giorni di luglio.
Il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma ha scoperto 418 italiani residenti all’estero che percepivano indebitamente l’assegno sociale di povertà. I truffatori sono stati tutti denunciati all’Autorita’ Giudiziaria ed oltre ai 9 milioni di euro di cui e’ partito il recupero, altri 2,5 milioni saranno risparmiati ogni anno dall’I.N.P.S..

Dall’inizio dell’anno l’attività dei militari della Guardia di Finanza sull’intero territorio nazionale ha permesso di scoprire e denunciare 1.844 falsi poveri e 1.565 falsi invalidi e persone che hanno indebitamente percepito erogazioni a sostegno del lavoro, costati alle casse dello Stato oltre 60 milioni di euro Le Fiamme Gialle, sempre con la collaborazione dell’Inps, hanno esaminato oltre 170.000 prestazioni erogate dall’Istituto previdenziale, individuando centinaia di posizioni meritevoli di approfondimento, in particolare cittadini iscritti all’Anagrafe dei Residenti all’Estero, che continuavano a percepire l’assegno sociale, anche attraverso persone delegate alla riscossione.

Oltre al sequestro delle somme indebitamente percepite e di beni di corrispondente valore, è immediatamente partita la revoca dei benefici da parte dell’ente previdenziale nei confronti dei truffatori. I Comandi provinciali hanno proseguito l’azione di controllo economico del territorio, per la ricerca di falsi invalidi e falsi poveri.

In particolare, in provincia di Belluno sono stati individuati 10 finti poveri che hanno dichiarato redditi di gran lunga inferiori a quelli percepiti non solo per pagare meno tasse, ma anche per godere di alloggi di edilizia residenziale pubblica, buoni libro e borse di studio per i figli; uno di questi si recava a presentare la falsa dichiarazione I.S.E.E.direttamente a bordo del suo S.U.V. A Tolmezzo.

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Udine hanno, invece, scoperto un falso invalido che dal 2005 percepiva la pensione di “cecita’ assoluta”; il pensionato e’ stato sorpreso a tagliare la legna per il periodo invernale. Un altro falso cieco e’ stato scoperto a Pisa. Le indagini dei finanzieri hanno dimostrato che l’uomo, pur percependo la pensione da molti anni in conseguenza di una malattia contratta durante il servizio militare, vedeva, benissimo quando, da solo, senza bastone e senza ausilio del cane, andava a passeggio per la citta’, prendendo il caffe’ ed a fare la spesa. Ha truffato lo Stato per oltre 500.000 euro.

Un dipendente scolastico di Pieve Santo Stefano (AR), a riposo medico da oltre un mese per un infortunio falsamente certificato dal proprio medico curante, andava, invece, per i boschi a caccia di tartufi con i suoi cani. I finanzieri della Brigata di Sansepolcro lo hanno denunciato insieme al medico dopo la visita di controllo eseguita dall’I.N.A.I.L. e la perizia disposta dall’Autorita’ Giudiziaria; nel frattempo, la scuola aveva dovuto sopperire alla sua assenza nominando e pagando un supplente temporaneo.

Le fiamme gialle di Salerno hanno, invece, arrestato un uomo di San Cipriano Picentino che continuava a percepire la pensione di vecchiaia di una donna morta nel 2003. Il truffatore si recava puntualmente ogni mese a ritirare la pensione di 1.000 euro presso l’ufficio postale del paese esibendo una delega nominativa che l’anziana donna gli aveva rilasciato quando era ancora in vita.

In provincia di Brindisi, i finanzieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno scoperto un’altra truffa ai danni dell’I.N.P.S. ad opera di un imprenditore agricolo e 108 falsi braccianti che, fittiziamente assunti senza aver mai lavorato, hanno beneficiato degli speciali trattamenti assistenziali previsti per i lavoratori dell’agricoltura: indennita’ di disoccupazione, maternita’ e malattia per oltre 500.000 euro.