Roma, 15 agosto 2012 - Nessun decreto in vista da parte del governo sull’Ilva, "stiamo seguendo la strada maestra prevista dalla legge". A ribadirlo è il ministro dell’Ambiente Corrado Clini al Tg3. "Il 30 settembre  - aggiunge - chiudiamo la procedura per rilasciare l’autorizzazione integrata ambientale, che è lo strumento fondamentale per l’esercizio degli impianti. Se Ilva accetta le prescrizioni che daremo, gli impianti potranno continuare ad essere eserciti. Se non li accetta è evidente che dovremo ricorrere ad altre soluzioni".

CANCELLIERI - Intanto il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ribadisce che la chiusura dell’Ilva "è un lusso che non possiamo permetterci. Se l’azienda dovesse chiudere gli impianti avremmo dei problemi drammatici per tutta l’economia del paese". E spiega: "Ho fiducia nell’impegno dei ministri Passera e Clini, della magistratura, e di quanti hanno a cuore l’Ilva - ha aggiunto il ministro - affinché si possano garantire sicurezza e salute ai cittadini e il lavoro ai dipendenti".

LE CARTE - Presunti tentativi dell’Ilva per ammorbidire alcuni componenti della commissione ministeriale Ipcc Aia, sospetti di tecnici compiacenti e mosse spregiudicate: c’è questo nelle intercettazioni che la procura di Taranto ha raccolto (e depositato da tempo al tribunale del Riesame) nell’inchiesta, tuttora in corso, relativa a presunti episodi di corruzione in atti giudiziari.

In un’informativa della Gdf - riportano alcuni quotidiani - si parte dal noto incontro tra il consulente del pm, Lorenzo Liberti, e il dirigente dell’Ilva Girolamo Archinà, licenziato in tronco dal presidente Bruno Ferrante pochi giorni fa, relativo alla consegna di una presunta mazzetta da 10.000 euro per favorire il siderurgico. Dice Archinà al telefono con un dipendente Ilva: "Per domani mi prepari dieci?" (...), "però grossi" (...) , "se sono da 500 è meglio". Archinà e Liberti (che respinge ogni accusa) si incontreranno poi in una stazione di servizio della A14 e si scambieranno una busta.

Ma c’è dell’altro. Il 15 luglio 2010 Archinà e Fabio Riva incontrano il governatore Vendola per discutere del Siderurgico. Al termine dell’incontro Fabio Riva parla con il figlio Emilio (omonimo del nonno). "Emilio - annotano i finanzieri - suggerisce di fare un comunicato fuorviante. ‘’Si dice... si vende fumo, non so come dire! Si, l’Ilva collabora con la Regione, tutto bene". Per quanto riguarda i rapporti avuti da manager dell’Ilva con alcuni componenti della commissione ministeriale Ipcc Aia, i finanziari scrivono che si tratta di "contatti non proprio istituzionali per ammorbidire alcuni componenti della commissione".