Torino, 20 agosto 2012 - Si sarebbe dato fuoco perché travolto dai debiti di gioco: è quanto emerso da approfondimenti effettuati dalla Questura di Torino sul biglietto lasciato dall’uomo.

La stessa Questura ha accertato che l’uomo non aveva perso il lavoro, come riferito in un primo momento dagli investigatori, ma continuava a lavorare come meccanico di mezzi pesanti in una ditta di Torino. L’uomo - ha accertato la Polizia - si trovava in difficoltà finanziarie a causa di somme cospicue perse al gioco, soprattutto ai videopoker. Nel biglietto di addio trovato in casa, non lontano dal luogo del suicidio, ha definito ‘’disastrosa’’ la sua situazione economica.