Lignano Sabbiadoro, 22 agosto 2012 -  C'era parecchio denaro nella casa e nel negozio di Paolo Burgato, 67 anni, e della moglie Rosetta Sostero, 65 anni, i due coniugi uccisi domenica scorsa nella loro villetta di Lignano Sabbiadoro (Udine) da assassini ancora avvolti nel buio. Ed è questo un particolare su cui stanno lavorando gli inquirenti (sll'opera anche i Ris di Parma) che stanno cercando di risolvere il giallo dell'estate. Gli assassini, nel caso in cui il massacro sia stato conseguenza di una rapina, non hanno evidentemente trovato i soldi (si parla di migliaia di euro. E ci si pone una domanda: i due poveri coniugi hanno resistito alle torture senza rivelare dove era custodito il denaro?

Altra domanda: dalla villetta mancano solo alcuni gioielli, possibile che i banditi si siano accontentati di così poco dopo aver commesso un simile massacro?

Intanto sono emersi i primi particolari sull'autopsia. Secondo le prime  indiscrezioni, marito e moglie sarebbero stati picchiati e torturati ferocemente forse addirittura per un'ora prima di essere uccisi con un coltello dalla lama lunga almeno 25 centimetri. La donna presentava innumerevoli coltellate, profonde tanto da lacerare gli organi interni. Probabilmente il killer infieriva su Rosetta per costringere il marito Paolo a rivelare qualcosa. Ma perché l'uomo avrebbe dovuto resistere alle torture, prima di venire sgozzato, con un colpo così forte alla gola da staccargli quasi la testa dal collo? Un interrogativo che fatica a trovare risposta. Molte ieri le perquisizioni e gli interrogatori. Controllato anche il Luna Park.

Il procuratore capo di Udine Antonio Biancardi, intanto ha deciso di far calare il massimo silenzio per favorire le indagini ed evitare illazioni e supposizioni sul duplice omicido che ha assunto, man mano che emergevano i particolari, i contorni del massacro.

Gli inquirenti stanno giungen do comunque alla conclusione che ad agire siano state almeno due persone. E hanno individuato con certezza due punti dai quali gli assassini si sarebbero nascosti e da dove avrebbero atteso il rientro a casa dei coniugi. Sono due punti del giardino antistante l'abitazione, uno alla destra, l'altro alla sinistra della villa, dove gli aggressori si sarebbero appostati nascosti da un cespuglio, favoriti anche dalla notte senza luna. Non è escluso, secondo gli investigatori, che una terza persona possa aver partecipato al massacro, attendendo anch'essa il ritorno dei coniugi, appostato in una rientranza.

Gli inquirenti avrebbero individuato anche un punto dal quale sarebbero passati gli assassini, riconoscibile per i rami spezzati. Il punto si trova quasi a met… della siepe di recinzione e sarebbe stato utilizzato dai killer per entrare o
uscire dalla casa.