Latina, 26 agosto 2012 - Si è consegnato alla polizia dopo aver saputo della morte di Gaetano Marino, ucciso da due killer con dieci colpi di pistola giovedì scorso sul lungomare di Terracina. Gianluca Giugliano detto 'O’ Piccione' si è fatto arrestare a Secondigliano per non fare la stessa fine di 'McKay'. Il 31enne, considerato l’armiere degli scissionisti, è sembrato subito un fiume in piena. Secondo le prime dichiarazioni il giovane ha riferito che ‘Moncherino’ - questo il soprannome di Gaetano Marino - era stato messo all’angolo e la piazza di spaccio affidata a un’altra persona, un tale Roberto M. Per questo motivo l’uomo sarebbe stato ucciso dalla Vanella Grassi.

L’omicidio di Marino sarebbe stato deciso nel corso di una riunione che si è tenuta alle Case Celesti, zona di espansione per chi comanda a Vanella Grassi da dove poi sarebbero partite le auto con i killer che hanno freddato ‘Moncherino’. A Marino, infatti, secondo quanto riferito da Giugliano, era stata tolta la piazza di spaccio per un paio di ragioni: la prima dovuta a un consistente ammanco di denaro dalle casse delle Case Celesti e l’altra legata al fatto che l’uomo avrebbe fatto uso di cocaina mostrando al clan una certa "inaffidabilità". Da qui la decisione, dopo l’estromissione in piena regola di ‘McKay’ dalla piazza dello spaccio, di farlo fuori definitivamente.

Secondo quanto riferito da Giugliano, l’uccisione di Marino è un messaggio forte per i clan e dimostrerebbe la conquista delle Case Celesti da parte dei clan Petriccione-Magnetti e dall’altra un ritorno in auge dei Di Lauro visto che ‘McKay’ era il nemico numero uno dello storico clan e che uccidendolo la Vanella Grassi avrebbe in qualche modo spianato la strada a un loro eventuale ritorno.