Sassari, 10 settembre 2012 - Due operai della Vinyls di Porto Torres sono saliti stamane su una torre, alta un centinaio di metri, degli impianti, spenti da anni, per richiamare l’attenzione sulla vertenza dell’azienda da tre anni in amministrazione straordinaria e sull’orlo del fallimento. I due lavoratori, come i loro colleghi, erano in cassa integrazione fino allo scorso giugno e attendono di conoscere l’esito della trattativa con un’azienda brasiliana intenzionata a rilevare la fabbrica che nell’ex sito petrolchimico, ormai in dismissione, produceva pvc.

Oggi i commissari straordinari presenteranno l’offerta sudamericana al tribunale di Venezia che nei prossimi giorni sarà oggetto di verifica al ministero dello Sviluppo economico.

La protesta dei lavoratori Vinyls aveva toccato la punta massima nel gennaio 2010, con il presidio sulla torre aragonese di Porto Torres, e poi con l’occupazione dell’ex carcere sull’isola dell’Asinara, ribattezzata “l’isola dei cassaintegrati”, dal 25 febbraio 2010 fino a giugno 2011. Nel frattempo, si erano alternate diverse offerte tra cui quelle dei fondi Gita e Ramco, tutte però cadute nel vuoto a un passo dalla cessione dell’azienda.