Firenze, 15 settembre 2012 - Tripadvisor è ancora un recensore affidabile? O le sue valutazioni turistiche 'aperte' si prestano a rischi di infiltrazioni interessate, azioni di concorrenza malevola, giudizi non veritieri in un senso o nell'altro? Se n'è discusso a Firenze nel testa a testa tra i responsabili italiani del sito e i vertici di Fipe-Confcommercio. Un incontro richiesto dalla Fipe che , in rappresentanza delle imprese associate in un settore che dà tuttora vita - anche in tempi di crisi - a ben 290mila imprese, si è fatta portavoce di numerose lamentele pervenute da esercenti ''maltrattati ingiustamente dalla rete'', e ha chiesto una più seria attenzione a eventuali falsificazioni e manipolazioni.

CUORE DEL PROBLEMA - La criticità dello strumento, legata in modo particolare all'autenticità delle recensioni, alla loro tracciabilità e all'eventuale responsabilità di chi gestisce la veicolazione del messaggio, è stato quindi il cuore autentico dell'incontro.

'TRACCIARE I GIUDIZI' - ''La reputation online, con la sua grande capacità di fare massa critica - ha spiegato Aldo Cursano, vicario nazionale e presidente regionale Fipe -, se associata all'identità anonima e non certificabile di chi lascia la recensione, può aprire pericolosi spazi ad usi strumentali e non conformi alla legittima libertà di espressione e di critica che è nell'interesse di tutti tutelare''.

GIUDIZIO SOSPESO - Sia pure ribadendo le rispettive ragioni, Tripadvisor e Fipe hanno convenuto su questo principio, e cercato di capire "quali potrebbero essere le azioni da intraprendere per evitare il propagarsi di condotte opposte alla finalità del portale". A rischio, infatti, c'è proprio l'uso democratico, di confronto libero, aperto a tutti e costruttivo che soggetti come il cliccatissimo sito di viaggi e recensioni può garantire. Molte parole, discrete promesse, nessuna azione. Tutto è rimasto virtuale. Per il massimo dei voti ripassare più avanti.