Taranto, 19 settembre 2012 - Fronte Ilva, dati choc. Sono quelli presentati dal presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, e dal  presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti  in merito a uno studio 2003-2008 del progetto 'Sentieri' sull'incidenza dei tumori nel Tarantino. Per i tumori del fegato e dei polmoni lo studio ha rilevato un +24 per cento, per i linfomi +38 per cento, per i mesoteliomi +306 per cento. Si tratta di un progetto curato dall’Istituto Superiore di Sanità sui siti inquinati italiani.

'DATI NASCOSTI' - Bonelli parte all'attacco del governo:  "Noi siamo stati in grado di fornire i dati sulla mortalità a Taranto del progetto Sentieri, relativi al periodo 2003-2008, cosa che non è riuscito a fare il Governo tenendoli nascosti. C’è e viene confermato un aumento della mortalità nell’area di Taranto derivante dal forte inquinamento industriale. Il dato molto grave - ha aggiunto Bonelli - è che si è voluta sottacere una verità ai cittadini di Taranto, probabilmente per condizionare fatti che in realtà non possono essere più condizionati perché l’Autorità giudiziaria è abbastanza determinata ad andare avanti"."Dai dati relativi al periodo 2003/2008 si rileva un aumento del 10% dei decessi nei Comuni di Taranto e Statte per tutte le cause e del 12% per tutti i tumori", aggiungono Bonelli e Marescotti.

L'AZIENDA - Da Bruxelles arriva in tarda serata la reazione di Fabio Riva, vicepresidente dell'Ilva: ''Arriveremo ad un processo ed in quella sede verrà fuori la realtà delle cose''. Segue attacco ai Verdi: ''Bisogna capire di cosa stiamo parlando - ha detto Riva -. Sorprende che persone preparate traggano conclusioni prima di vedere le carte. Vogliamo restare a Taranto", dove la famiglia Riva ha sin qui investito quattro miliardi.

ECCO BALDUZZI - 'Si sta girando intorno ad un problema che non c'è'' afferma il ministro della Salute Renato Balduzzi, in merito ai dati resi noti dai Verdi. In riferimento, in particolare, al dato che indica un aumento di oltre il 300% dei casi di mesotelioma, Balduzzi ha commentato: ''Ma da dove è stato preso questo dato?''. Il ministro ha precisato che i dati ''sono stati pubblicati alla fine del 2011'' e ''ora c'è bisogno di completare queste indagini con 3 complementi''. Secondo Balduzzi si tratta ''di capire cosa è successo negli ultimi 12 anni e se le prescrizioni imposte all'Ilva hanno avuto efficacia; di effettuare il monitoraggio biologico di un campione di allevatori per verificare se ci sia presenza di diossina nei prodotti; e di monitorare la qualità dei mitili. Queste tre indagini complementari - ha garantito Balduzzi - saranno disponibili a ottobre''.

IN CAMPO CLINI  - Dal canto suo il ministro dell’Ambiente, {{WIKILINK}}Corrado Clini{{/WIKILINK}}, pur  rispondendo negativamente alla richiesta di sgravi fiscali formulata dal presidente dell’Ilva Bruno Ferrante , è apparso aperto a incentivi nel campo della ricerca e dell’innovazione. "Stiamo concludendo la procedura per l’autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento - ha spiegato .-  A fine mese avremo il documento che sottoporrò anche ad altre amministrazioni competenti”. Questo, ha spiegato Clini, “è il primo passo e stabilisce il quadro degli impegni che Ilva deve assumersi per rispettare le leggi”. Poi, “ad integrazione”, ci sarà un documento più ampio nel quale l'Ilva identificherà azioni aggiuntive, rispetto a quelle obbligatorie, che possono migliorare le performance ambientali, la qualità della produzione e che rientrano nei programmi europei per la riqualificazione del sistema produttivo siderurgico”.

QUERELA IN PARTENZA - E in serata Clini ha dato mandato all'Avvocatura dello Stato di presentare querela per diffamazione nei confronti di Angelo Bonelli "per aver ripetutamente accusato il ministro "di nascondere i dati sulla mortalità e di fornire informazioni false sullo stato della salute della popolazione di Taranto". Spiega Clini: "Quello che mi preoccupa non è tanto la diffamazione, che pure è un reato, quanto la diffusione di notizie false che generano allarme tra la popolazione e mirano ad intimidire le autorità competenti in materia di protezione dell'ambiente e tutela della salute".