Roma, 25 settembre 2012 - Smantellata dai Carabinieri di Valmontone, una gang di italiani e albanesi che spacciavano droga alle porte della Capitale, nel territorio della provincia a sud di Roma. Dieci le persone arrestate e fra queste, c’è anche Il direttore dell’ufficio delle Poste del Senato, un autista di bus e un agente della polizia locale di un comune. Sono in corso decine di perquisizioni domiciliari.

Il direttore dell’ufficio delle Poste del Senato è ritenuto il braccio destro di un boss albanese che gestiva i pusher nella parte sud dell’hinterland di Roma.

L’uomo, Orlando Ranaldi, di Olevano Romano, è stato arrestato per spaccio di cocaina nell’ambito di un’inchiesta che ha portato alla scoperta di un’alleanza italo-albanese per il rifornimento e lo spaccio di cocaina nel territorio della provincia a sud della Capitale, con l’arresto di dieci persone (6 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), 3 cittadini albanesi e 7 italiani. Tra questi, oltre a Ranaldi, figurano anche un autista di bus di linea e un agente di polizia locale del comune a sud di Roma che si sarebbero prestati, anche con le loro auto di servizio, a smerciare droga per conto dell’organizzazione.

Durante l’attività di indagine, che è durata circa sette mesi, con l’ausilio di attività tecniche, sono stati arrestati diversi soggetti in flagranza di reato e sequestrata cocaina per centinaia di dosi.  

SCHIFANI - "Sono esterrefatto ma ho già preso contatti con la questura di Velletri per dare l’immediata e totale disponibilità di questa presidenza all’accesso della polizia giudiziaria agli uffici postali ove si dovesse ravvisare l’esigenza di fare delle ricerche utili alle indagini". Lo ha detto Renato Schifani a Ballarò.

IL QUESTORE - L’arresto del direttore dell’ufficio postale del Senato ha lasciato tutti “esterrefatti”. Così il questore Paolo Franco (Lega) commenta la notizia che a palazzo Madama è sulla bocca di tutti. “Tengo a precisare - ha detto Franco - che non si tratta di un dipendente del Senato, ma delle Poste. Noi abbiamo un appalto con Poste italiane che ci invia suo personale. Comunque - ha concluso il questore - siamo rimasti esterrefatti”.

Esterrefatto è apparso anche il vicesegretario generale del Senato, Nicola Benedizione, che dopo il pranzo con l’altro questore, Benedetto Adragna, ha dribblato i giornalisti, limitandosi a confermare di aver preso visione della notizia. Chi invece non si è fatto mancare il commento è stato il capogruppo Idv, Felice Belisario, il quale ha espresso la speranza che “questo signore non spacciasse anche all’interno del Senato”.