Roma, 5 ottobre 2012 - Migliaia di studenti in piazza in tutta Italia nella prima manifestazione nazionale del nuovo anno scolastico contro i tagli al sistema scolastico. La mobilitazione di oggi era stata lanciata lo scorso giugno a Chiomonte durante il campeggio studentesco No Tav, dove si era svolta un'assemblea con realtà studentesche di varie città italiane, unite e risolute nel dire che "la nostra opposizione a questo governo e a questo modello di sviluppo resta forte e determinata". Ecco la situazione dalle principali città. La tensione più alta a Torino, dove si sono verificati scontri e tafferugli con la polizia e sono state bruciate le foto del premier Monti e dei ministri Profumo e Fornero, del governatore Cota e del sindaco Fassino.

ROMA - Molte centinaia di giovani delle scuole superiori, probabilmente più di mille, hanno partecipato al corteo organizzato dai collettivi StudAut e Studenti Autorg in sfilata da piazzale Ostiense al Ministero dell'Istruzione (raggiunto dalla testa del corteo poco dopo le 11.30), dove si sarebbe dovuto tenere un sit-in che invece non c'è stato perché i manifestanti hanno concordato con le forze dell'ordine un altro percorso: dopo aver superato il Miur, il corteo ha girato in piazza Bernardino Da Feltre, ha costeggiato le Mure Portuensi per poi attraversare Porta Portese e ritornare verso piazzale dei Partigiani. Incidenti si sono verificati in zona Porta Portese quando un gruppo di ragazzi ha tentato di sfondare uno sbarramento di agenti per deviare il percorso e questi ultimi hanno effettuato una carica di 'contenimento' dopo che - secondo la ricostruzione della Questura - era iniziato un lancio di pietre da parte dei ragazzi: quattro poliziotti, tra cui un funzionario, sono stati medicati per leggere contusioni. Gli agenti della Digos hanno fermato un quindicenne, già identificato e riaffidato ai genitori, e hanno sequestrato anche due scudi in plexiglass utilizzati dai ragazzi oltre a pietre e bastoni. Diversa la ricostruzione degli studenti che hanno dichiarato di esser stati trascinati per terra, picchiati e minacciati con un manganello puntato alla gola. ''Tre o quattro di noi - ha raccontato un liceale romano - sono stati bloccati e trascinati per terra dagli agenti. Qualcun'altro ha ricevuti calci alla schiena o è stato fermato con un ginocchio poggiato sulla nuca. E' una cosa assurda, non si può reagire così". Per tutta la mattinata il grido dei manifestanti è stato 'La scuola non si tocca, la difenderemo con la lotta'. In testa al corteo uno striscione recitava: "Contro crisi e austerità riprendiamoci scuola e città". Traffico in tilt e politica in fibrillazione. Il sindaco Alemanno grida alla paralisi della città a causa di "mille studenti", Rifondazione comunista stigmatizza l'operato della polizia e l'insensibilità del governo. "Mai possibile che ogni volta che i giovani chiedono una scuola per il loro futuro si risponda solo con atti di ordine pubblico?", ha twittato Nichi Vendola, leader di Sel e candidato alle primarie del centrosinistra.

MILANO - Partita verso le 10 da largo Cairoli, la maggior parte dei manifestanti, circa 2mila persone, ha attraversato il centro, bersagliando varie banche con scritte e striscioni, per poi finire al parco Ravizza. L'altro spezzone ha raggiunto un altro corteo partito da piazza Oberdan per puntare al palazzo della Regione, dove si sono verificati scontri con la polizia. Gli studenti manifestavano contro i ddl Profumo e Aprea, contro l'austerity del governo e a favore di una maggiore accessibilità all'istruzione. Alcuni fumogeni sono stati lanciati di fronte alla Sede Siae e scritte e volantini sono stati apposti sulle vetrine di una banca durante il corteo degli studenti delle scuole superiori e delle Università a Milano, indetto contro ''il progetto di privatizzazione e la politica dell'istruzione pubblica del Governo''. Lo slogan di giornata, ripreso anche dal volantino affisso dappertutto, è stato 'No ddl Profumo, fuori banche e aziende dalle scuole, saperi per tutti, privilegi per nessuno'. Durante il percorso, diverse banche sono state attaccate con scritte, striscioni e affissioni di manifesti: le più bersagliate sono state Cariplo, Intesa-Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi. Dieci manifestanti contusi e uno denunciato costituiscono il bilancio di giornata. I contenuti della protesta erano molteplici. Contestato il regime di austerity e i pochi fondi concessi alle scuole, causa di un calo della qualità  dell'istruzione. Richiesta una maggiore accessibilità ai saperi, ostacolata per esempio dall'aumento del costo dei libri di testo. I ragazzi del secondo spezzone di corteo si sono diretti poi in via Gioia per raggiungere il Palazzo della Regione: fermati da un cordone di polizia, hanno lanciato pietre e uova contro gli agenti, che hanno caricato il corteo, con un bilancio di una decina di manifestanti contusi e un denunciato. Gli studenti hanno poi ripiegato verso il centro sociale Lambretta in viale Romagna. L'intera zona è stata isolata dalle forze dell'ordine: si è visto passare più volte anche un elicottero per controllare la situazione. Secondo uno dei rappresentanti del collettivo degli studenti milanesi, ci sarebbero state "due cariche della polizia, una è stata di alleggerimento, mentre l’altra era diretta a sfondare il corteo, provocando 7 feriti”.

TORINO - A Torino la prima giornata di sciopero nazionale studentesco a Torino è degenerata in tafferugli con le forze dell'ordine: dopo lanci di uova e fumogeni da parte dei manifestanti, sono partite due cariche che hanno disperso i manifestanti. Il corteo era partito pacificamente questa mattina intorno alle 9 da piazza Arbarello, per poi sfilare nelle vie centrali della città. Ad un certo punto, però, gli studenti hanno deviato in una via laterale che conduce a via XX Settembre dove hanno sede i principali istituti bancari della città. La polizia in assetto antisommossa ha impedito loro di entrare in via XX Settembre e quando si è infittito il lancio di bottiglie, fumogeni e uova le forze dell'ordine hanno caricato gli studenti disperdendo momentaneamente il corteo. Dopo momenti di tensione in cui gli studenti e la polizia si sono fronteggiati, e tra le fila dei giovani qualcuno è rimasto a terra, il corteo si è ricompattato sotto la sede del Comune di Torino e poi, guardato a vista dalle forze dell'ordine, si è diretto nuovamente in via Pietro Micca, sul percorso originario della manifestazione. La manifestazione degli studenti si è conclusa con un'assemblea davanti a Palazzo Nuovo, sede dell'Università di Torino. Qui i manifestanti hanno inscenato un sit-it durante il quale hanno bruciato fotografie dei volti Monti, Profumo, Fornero, Cota e Fassino, che sono stati oggetto di cori durante tutta la durata del corteo. Non si sono verificati ulteriori momenti di tensione. "Abbiamo una trentina di contusi, per essere caduti a terra durante le cariche della Polizia, e due feriti". A dirlo, dopo le tensioni con le forze dell'ordine, sono gli studenti medi del Kollettivo studenti autorganizzati. A quanto riferiscono gli studenti una ragazza di 19 anni e un ragazzo di 16 anni hanno riportato delle ferite alla testa e si sono fatti medicare in ospedale. "Mercoledì prossimo - aggiungono - ci ritroveremo in assemblea per decidere le prossime iniziative".

Sono undici i giovani manifestanti accompagnati dalla Polizia in Questura. Sei giovani, riferiscono dalla Questura, sono stati accompagnati per essere identificati; tra loro tre minorenni, che, dopo la procedura, sono stati riaffidati alle famiglie. Cinque giovani sono stati denunciati a piede libero: una ragazza 19enne, trovata in possesso di un sampietrino; un giovane di 19 anni, denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, per aver ferito con una mazza da baseball un agente; altri tre ragazzi, tutti maggiorenni, denunciati per violenza a pubblico ufficiale. Tra le forze dell’ordine risulta ferito un agente della Digos colpito con una sedia in via Pietro Micca.

NAPOLI - Alcuni grossi petardi sono stati fatti esplodere durante il corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania in corso a Napoli. In piazza circa 4-500 giovani, tra cui studenti delle scuole medie superiori di Napoli e provincia. Urlati slogan contro la riforma della scuola. Secondo quanto annunciato dagli organizzatori, nel corso della mattinata il corteo saluterà la nave Estelle di Freedom Flotilla, ora a Napoli, e diretta a Gaza nel tentativo di rompere l'embargo.

PALERMO - Con un falò di un centinaio tessere elettorali davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana gli studenti che hanno sfilato stamattina in corteo a Palermo hanno manifestato la loro "sfiducia nella casta", a tre settimane dalle elezioni regionali, e denunciato "i recenti scandali che hanno inguaiato i politici regionali" non solo in Sicilia. A dar fuoco alle tessere elettorali sono stati i pochi tra i dimostranti che hanno già compiuto 18 anni e quindi sono elettori. "E' il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali, ennesima vuota passerella di politici che andra' a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi", ha detto Bianca Giammanco, del Coordinamento studenti medi, che ha organizzato il corteo.

FIRENZE - Traffico rallentato, questa mattina sui viali nella zone di piazza della Libertà e delle Cure a Firenze, a causa di un corteo organizzato in occasione della giornata di mobilitazione nazionale del movimento studentesco. Alla manifestazione, autorizzata dalla Questura, prendono parte circa 1.500 tra studenti medi e universitari, scortati da una quarantina di agenti tra polizia e forze dell'ordine. Al momento non si registrano disordini. Il corteo, partito da piazza Santissima Annunziata, si è diretto verso i viali cittadini e la zona di Campo di Marte e terminerà intorno alle 13 in piazza D'Azeglio. Presìdi delle forze dell'ordine sono stati predisposti nei pressi degli obiettivi sensibili, tra cui il cantiere Tav di Campo di Marte. Alla manifestazione si è unito anche un gruppo di una ventina di lavoratori Ataf con lo striscione Cobas.

BOLOGNA - Circa 1.500 studenti si sono dati appuntamento in piazza XX Settembre a Bologna per la giornata nazionale di mobilitazione. Durante il corteo che ha attraversato il centro della città, sono state prese di mira in particolare le sedi delle filiali di alcune banche contro le quali sono stati lanciati petardi e uova. I manifestanti, durante la mattinata, hanno bruciato il vessillo appeso al palazzo del Consolato greco e la bandiera della Bnl.I ragazzi delle scuole superiori, poi supportati dai collettivi antagonisti e da diversi esponenti dei centri sociali, hanno cominciato la protesta intorno alle 10 e hanno da subito bloccato il traffico di via Irnerio. Un furgone con le casse che diffondevano musica ha guidato il corteo durante il quale sono partiti fischi contro la crisi e contro le banche. "Contro la crisi e l'austerità riprendiamoci scuola e città" è lo slogan portato in testa al corteo. In via Indipendenza due giovani sono saliti su una scala e hanno prima staccato e poi bruciato il vessillo del Consolato greco, dopo aver acceso un fumogeno colorato. Gli studenti hanno poi proseguito verso Piazza Maggiore e in via Farini, davanti la sede di Bnl, hanno di nuovo preso di mira la bandiera che è stata staccata, trascinata per un po' lungo il tragitto e poi bruciata. "Questa è la fine che faranno le banche" è stato urlato al megafono. Davanti al Consolato greco i manifestanti si sono fermati per qualche minuto, controllati dalle forze dell'ordine presenti durante tutta la durata del corteo. I due giovani che sono saliti sulla scala per staccare il 'simbolo' della Grecia, indossavano due maschere al volto con una foto del presidente del Consiglio italiano Mario Monti. "In solidarietà alla lotta del popolo greco e degli antifascisti", hanno spiegato su Twitter alcuni manifestanti. Tra gli altri cartelli che hanno esposto gli studenti: 'Save school, not bank' e 'Fuck Equitalia'. Diverse le vetrine di filiali di banche prese di mira dai giovani. In particolare davanti a Equitalia sono state lanciate uova, petardi e vernice colorata. Al momento non risultano fermati o segnalati alle forze dell'ordine.

PROFUMO: HO SEMPRE CERCATO IL CONFRONTO - "In questi mesi ho sempre incontrato e cercato il confronto, soprattutto con gli studenti. L’ultima volta, in ordine di tempo, qualche giorno fa in occasione di una loro manifestazione proprio sotto al ministero’’. Lo ha detto all’Adnkronos il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, dopo le manifestazioni degli studenti in varie citta’. "Questa volta, invece - ha aggiunto - non mi è stato chiesto alcun incontro’’.

"Da cittadino noto che le posizioni di chi manifesta il proprio dissenso sono tanto più forti quando non sono accompagnate dalla violenza contro cose o persone, ma sono capaci di incanalarsi in una proposta’’. ‘’Il governo ed io siamo pienamente consapevoli del momento difficile che il paese sta attraversando - continua Profumo -. Comprendiamo e ringraziamo gli italiani per lo sforzo che in questi mesi stanno facendo, affrontando numerosi sacrifici. Il nostro impegno e lavoro quotidiano - ha concluso - è tutto volto a cercare di far uscire l’Italia da questa difficile contingenza".