Padova, 12 ottobre 2012 - Dopo il video choc (GUARDALO) girato da una zia con il nipote di 10 anni portato via di forza e le dirette televisive, la mamma e i familiari materni del bambino conteso adesso hanno deciso di mantenere il silenzio. Lunedì sera si terrà a partire dalle 20, una fiaccolata con arrivo davanti alla scuola dove mercoledì scorso il ragazzino è stato prelevato in esecuzione di un ordine del giudice della Corte d'Appello sezione minori di Venezia.

OFFESE ALL'ISPETTRICE DI POLIZIA - Il caso, comunque, resta incandescente e offese e insulti sono arrivati su Facebook e Twitter all'indirizzo dell'ispettrice della Questura di Padova immortalata nel video choc mentre si rivolge alla zia del bambini l'ormai famosa frase ''...lei non è nessuno''.

IL GARANTE PER L'INFANZIA - E, oggi, il Garante per l’Infanzia e l’Addolescenza, Vincenzo Spadafora, è stato a Padova, presso la casa di accoglienza dove è ospitato il bimbo conteso. Poi ha incontrato il questore di Padova e il Prefetto. Spadafora si è riservato di esaminare tutta la documentazione inerente la vicenda una volta parlato con gli operatori sociali coinvolti nella vicenda e aver verificato la condizione del ragazzino.

FLASH MOB A ROMA - Intanto a Roma, davanti al ministero della Giustizia in via Arenula, si è tenuto un flash mob. Sono stati liberati palloncini rosa e azzurri per lasciarli volare nel cielo al grido di ''liberiamo i bambini'', affinche' ''i piccoli siano al centro del sistema giudiziario e vadano ascoltati, perché vanno tutelati più dei genitori''. E'  appunto il flash-mob inscenato da decine di cittadini, tra cui molte mamme, dopo il caso del bimbo portato via a forza dalla polizia.

''Non prendiamo le parti di nessuno dei genitori del bimbo e non siamo qui per un singolo caso - hanno spiegato i manifestanti, che hanno partecipato alla protesta organizzata dal movimento ''Italia Vera'' - .Gli psicologi aiutino i genitori a superare i conflitti durante la separazione, per il bene dei loro bambini. Anche questi ultimi vanno ascoltati, perche' il loro interesse viene prima di tutto''. I manifestanti, tra cui cittadini venuti da diverse parti d'Italia, sono partiti in una sorta di mini-corteo sul marciapiede dall'Isola Tiberina, fino a raggiungere la sede del ministero in via Arenula.