Taranto, 30 ottobre 2012 - Tragedia a Taranto riporta l'Ilva all'attenzione della cronaca. Un giovane operaio dell'Ilva, Claudio Marsella di 29 anni, locomotorista, e' morto mentre era al lavoro nello stabilimento di Taranto. Il corpo e' stato trovato ai piedi di un locomotore nei pressi di uno dei moli interni al recinto dello stabilimento. Sono in corso accertamenti sulle cause della morte.

L'Ilva ha confermato che intorno alle 8,45 in prossimita' del 5 sporgente dell'area portuale, si e' registrato un incidente che ha causato la morte di un operaio in forza al reparto movimento ferroviario.
La Direzione Aziendale nell'esprimere piena vicinanza ai parenti della vittima, ha deciso di sospendere le attivita' dello Stabilimento, relative al primo turno, in segno di cordoglio.

La Procura di Taranto ha aperto un'inchiesta. Era dal dicembre del 2008 che non si verificava un incidente mortale all'Ilva. In quella occasione mori' l'operaio polacco Jan Zygmunt Paurovicz, di 54 anni, alle dipendenze di una ditta dell'appalto, che precipito da un ponteggio allestito nell'altoforno 4.

A  fronte della morte del giovane operaio il Coordinamento regionale dell'Usb Lavoro Privato Puglia, unitamente
all'Usb dell'Ilva, ha proclamato lo sciopero immediato di tutti i dipendenti dello stabilimento Ilva di Taranto, a partire dalle ore 11 di oggi, 30 ottobre, fino alle ore 7 di domani, 31 ottobre.

" E' l'ennesima giovanissima vittima di un sistema produttivo che considera il lavoro un costo e gli operai carne
da macello''. Ad affermarlo in una nota e' il segretario nazionale di Rifondazione comunista - Fds, Paolo Ferrero, commentando l'incidente sul lavoro a Taranto. A quella di Ferrero si aggiungano molteplici prese di posizione sulla morte dell'operaio