Roma, 5 novembre 2012 - Il vice capo della polizia, Nicola Izzo, ha annunciato le proprie dimissioni con una lettera che sarebbe stata inviata al capo della polizia, Antonio Manganelli, e al ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. Izzo è stato tirato in ballo dalla denuncia anonima di presunte irregolarità negli appalti gestiti dal Viminale.

IL MINISTRO - Le dimissioni, però, sono state respinte da Cancellieri. "Respingo le dimissioni presentate dal vice capo di Polizia Nicola Izzo, perché credo che una persona non possa essere giudicata sulla base di un esposto anonimo sul quale non abbiamo ancora riscontri", ha detto la titolare del Viminale, aggiungendo che "il cambio del capo della polizia non è mai stato all’ordine del giorno".

L'INDAGINE - Nicola Izzo oggi è stato ascoltato come testimone dagli inquirenti della Procura di Roma. Il vice capo della polizia ha riferito di non sapere chi sia il cosiddetto 'corvo', ovvero l’autore dell’esposto anonimo inviato ad agosto al ministro dell’Interno e dove si fa riferimento a presunti illeciti nella gestione degli appalti del Viminale. Secondo quanto si è appreso, nel corso dell’audizione Izzo ha parlato degli episodi che gli vengono attribuiti nella lettera anonima e si è riservato di inviare una memoria scritta agli stessi inquirenti.