Roma, 8 novembre 2012 - Scintille all'ufficio di presidenza del Pdl che, riunito per discutere sulle regole delle primarie, si ritrova a scontrarsi proprio sull'opportunità di tenere le consultazioni popolari, con il segretario del partito {{WIKILINK}}Angelino Alfano {{/WIKILINK}}che vuole assolutamente andare avanti mentre il presidente {{WIKILINK}}Silvio Berlusconi {{/WIKILINK}}spara a zero sul pre-voto, prederendo un ribaltamento del partito, uno choc. A un certo punto pare siano volate anche parole grosse.

Ma alla fine, pare dai racconti, è il Cavaliere a capitolare: "Sono d'accordo con Alfano - dice - il mio era solo uno sfogo...". E in conferenza stampa (VIDEO) attacca il governo: il distacco della gente dalla politica, a suo giudizio, è dovuto ad un “disgusto” che deriva “dal fatto che la gente si è trovata un governo di tecnici al posto di un governo politico”.

LA DIETROLOGIA: SILVIO SAREBBE PRONTO A VARARE LA 'NUOVA COSA AZZURRA'

CHOC ALLA BERLUSCONI - Per il Pdl serve “uno choc”, bisogna “cambiare tutto”, “non basta cambiare nome”, tuona il presidente del Pdl, {{WIKILINK}}Silvio Berlusconi{{/WIKILINK}}, durante l’ufficio di presidenza del partito, ripetendo sostanzialmente quanto già detto nei giorni scorsi dalla 'pasionaria' Daniela Santanché.

Lo choc, ragiona l'ex premier, dovrebbe essere simile a quello che lo spinse a scendere in campo nel '94, visto che proclama: “Serve un Berlusconi del ‘94”.  “Siamo orgogliosi della nostra storia”, dice ancora l'ex premier
durante la riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl convocato per discutere le regole delle primarie. “Abbiamo prodotto - ha sottolineato - grandi riforme che sono andate nella direzione del compiacimento della pubblica opinione e che non hanno dato spunto alle opposizioni per attaccarle”.

PRIMARIE NO - Sulle primarie, però, il Cavaliere non si mostra particolarmente entusiasta:  “Mentirei se dicessi che considero le primarie salvifiche. Abbiamo bisogno di volti nuovi e protagonisti nuovi”.

E poi Berlusconi aggiunge al dubbio il carico da 90: a lui le primarie non piacciono proprio per niente anche se ha comunque rimesso la decisioni agli organi del partito. “Mi affido - ha affermato - alle decisioni del partito anche se credo che serva ben altro perché il momento è difficile, difficile, difficile”.

E’ un intervento tutto contro le primarie quello di Berlusconi: il Cavaliere ha infatti spiegato, viene riferito, di avere in mano sondaggi “non buoni” sulla consultazione e sui candidati. “Ho commissionato dei sondaggi sulle primarie e sui candidati - ha infatti detto - e non sono buoni”.

In particolare Berlusconi ha attaccato la proposta di tenere assemblee territoriali. “Questi convegni in ogni provincia - ha spiegato - porteranno allo scoperto le nostre faide interne, quello che ha schifato i nostri elettori”.

ALFANO - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, tenta di difendere la decisione di svolgere le primarie dopo l’intervento ‘demolitore’ svolto da Silvio Berlusconi. “Io - ha sostenuto - non voglio essere designato a nulla. Oggi dobbiamo prendere una decisione, non siamo barzellettieri”.
E ancora:  “Sia chiaro, siamo disponibili a tutte le scelte. Ma - ha aggiunto Alfano - occorrono ‘le scelte’. Occorre scegliere. Adesso dobbiamo salvare la storia di tutti noi. Da domani si esce sulla scena e non nei retroscena”.

Insomma, “Mi assumo la responsabilità delle primarie, farle è una questione di serietà”, afferma Alfano, difendendo dalle critiche di Silvio Berlusconi le ragioni delle primarie, nel corso dell’ufficio di presidenza del partito a Palazzo Grazioli, secondo quanto riferiscono i presenti.


“Quello che ha detto il presidente Berlusconi è profondamente vero, ma l’indecisionismo ci uccide: non siamo né con Monti né contro Monti, siamo privi di credibilità, ci dicono che non abbiamo una linea politica”, continua. E ancora: “Io raccolgo la sfida delle primarie. Altrimenti, qual è l’alternativa? Forse inseguire qualche gelataio o ex presidente di Confindustria che nei sondaggi va peggio di noi?”.

“Dobbiamo aspettare - ha aggiunto - che arrivi il Berlusconi del ‘94? Finora non è venuto fuori. Allora scegliamolo tra noi. A meno che, è chiaro, non ci sia una scelta che - ha affermato rivolgendosi al Cavaliere - la riguarda personalmente e sulla quale c’è la clausola si sempre”.

IL CAVALIERE CAPITOLA - "Il mio è stato solo uno sfogo per esprimere delle perplessità...”. Silvio Berlusconi, incalzato da Angelino Alfano, corregge il tiro. Secondo quanto raccontano alcuni presenti all’ufficio di presidenza del Pdl il Cavaliere, dopo aver evocato uno “choc” e “un Berlusconi del ‘94”, avrebbe ora accolto l’ipotesi delle primarie perorata dal segretario del Pdl. “Sono d’accordo con Alfano sulla necessità di uscire oggi con una decisione. Secondo me- avrebbe osservato- a questo punto, occorre andare avanti sulle primarie”.

L'IDEA DEI CALL CENTER - Berlusconi spiega, durante una conferenza stampa, di aver dato il suo assenso alle primarie anche se la sua idea iniziale era un’altra, cioè “di far votare gli iscritti del Pdl attraverso dei call center nell’arco di 10-12 giorni”. “Alfano - ha poi aggiunto - ha ritenuto che le primarie in più di cento città potessero essere utili per richiamare i nostri elettori”. Il Cavaliere, pur negando di voler fare una lista personale, ha commesso un lapsus durante una sua dichiarazione riparlando di Forza Italia anziché del Pdl.

IL DINOSAURO - Sulle primarie “aspettatevi sorprese. Come mi si attribuisce la capacità di estrarre conigli dal cilindro, penso che stavolta sarò capace di estrarre un dinosauro”, ha detto Silvio Berlusconi. “Le primarie si fanno - ha aggiunto il Cavaliere - per individuare il migliore tra noi per essere candidato alla guida del Paese. Aspettate sorprese”, ha ribadito.

LISTE PERSONALI - “Non ho mai pensato una mia lista personale, mi è stata solo attribuita dai media”. Così Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a palazzo Grazioli. “Sono confortato dalle 5 ore di discussione di oggi pomeriggio”. Con il via libera alle primarie “abbiamo raggiunto un risultato positivo. Il nostro movimento può segnare ancora la storia del Paese”, aggiunge Berlusconi, in conferenza stampa.