Madrid, 14 novembre 2012 - L’Europa scende in piazza contro l’austerità e le politiche di rigore dei governi, in una giornata segnata dallo sciopero generale in Spagna e in Portogallo, due fra i paesi più colpiti dalla crisi e da mobilitazioni in molti altri paesi europei.

La Spagna, quarta economia della zona euro, strozzata da una disoccupazione oltre il 25% e da drastiche politiche di rigore si prepara a vivere il secondo sciopero generale in un anno. Nella notte i primi picchetti hanno preso posizione nei punti nevralgici di Madrid, aeroporti, depositi di bus, mercati generali. Dal 29 marzo scorso, giorno del precedente sciopero generale, si sono succedute diverse manifestazioni contro la politica del governo conservatore di Mariano Rajoy, che prevede 150 miliardi di euro di tagli entro il 2014.

Sciopero generale anche in Portogallo dove sono previste manifestazioni in diverse città: “Per il lavoro e la solidarietà” e contro le politiche di “solo rigore che stanno alimentando pericolosi processi di recessione in Europa come in Italia”, sono le motivazioni addotte dalla Ces, la Confederazione europea dei sindacati per questa giornata di mobilitazione europea che vedrà manifestazioni anche in Germania, Polonia, Francia e Grecia.

In Italia la Cgil ha convocato uno sciopero di quattro ore e circa cento manifestazioni in tutto il Paese.

Quattro ore di sciopero generale con circa cento manifestazioni in tutta Italia (mentre sono state esonerate dallo sciopero le città della Toscana e quelle umbre dell’orvietano colpite dal maltempo). Epicentro simbolico sarà Terni, in Umbria, dove il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parteciperà alla manifestazione che partirà alle 9.30 dai cancelli della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni (Ast) di viale Brin per concludersi con i comizi finali, dalle 11.30 in poi, in piazza della Repubblica.

Una scelta, quella di Terni, dettata proprio dal ruolo dell’Europa nel destino delle acciaierie Ast.
Lo stabilimento è infatti sul mercato perché, nell’ambito della fusione tra gli impianti di Outokumpu e ThyssenKrupp, il colosso finlandese dell’Inox ha deciso di liberarsi del sito di Terni per evitare una procedura d’infrazione da parte dell’antitrust Ue circa le norme sulle concentrazioni. Serve quindi un’Europa, spiega la Cgil, “che metta al centro il lavoro e la solidarietà e Terni è di fatti un simbolo di questa nostra richiesta”.

Ma la giornata si interseca in Italia con le questioni strettamente nazionali. Segna infatti il proseguimento di una mobilitazione della Cgil, dopo la manifestazione di sabato 20 ottobre di Roma, per cambiare anche le politiche nazionali a partire dalle legge di stabilità che, denuncia il sindacato, “dimentica i temi legati al lavoro e alla condizione dei lavoratori”.

In Italia con quella di Terni ci saranno iniziative in tantissime città italiane, oltre cento quelle coinvolte. I componenti della segreteria nazionale saranno presenti: a Bologna con Danilo Barbi; a Siracusa con Vera Lamonica; a Napoli con Elena Lattuada; a Trento con Nicola Nicolosi; ad Andria con Fabrizio Solari; a Cosenza con Vincenzo Scudiere; e a Genova con Serena Sorrentino.

Per quanto riguarda invece i segretari generali delle categorie della Cgil, questo il quadro: a Gioia Tauro interviene segretario generale della Filt, Franco Nasso; a Ferrara il segretario generale della Filcams, Franco Martini; a Roma il segretario generale della Fp, Rossana Dettori; ad Ancona il segretario generale della Fillea, Walter Schiavella; a Pomigliano d’Arco (Na) il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini; a Livorno il segretario generale della Flc, Domenico Pantaleo; a Porto Marghera (Ve) il segretario generale della Filctem, Emilio Miceli.

STUDENTI IN PIAZZA - Studenti in piazza in tutta Italia per lo sciopero generale europeo contro l’austerità. Ad aderire alla mobilitaizone molte sigle degli studenti, sia delle scuole che delle università, come Udu, Uds, Laboratorio Studentesco e Studenti Indipendenti, ma anche collettivi autorganizzati. L’Uds indica sul suo sito più di 30 “piazza studentesche” in tutte le regioni ma più numerose al Sud, in particolare in Campania (Napoli, Avellino, Salerno, Pomigliano, Caserta e Nola) e in Puglia (Foggia, Bari, Monopoli, Taranto, Brindisi, Ostuni, Nardò, Lecce).

Questa la mappa nelle altre regioni: Torino, Asti e Novara in Piemonte; Genova e Imperia in Liguria; Milano in Lombardia; Padova e Montebelluna in Veneto; Trieste in Friuli VG; Piacenza, Bologna e Ferrara (per un flash mob) in Emilia Romagna; Pisa e Siena in Toscana; Orvieto in Umbria; Roma (due cortei) per il Lazio; Pescara in Abruzzo; Cosenza in Calabria, Catania in Sicilia e Cagliari in Sardegna.