Genova, 18 novembre 2012  - Dramma durante una lezione di danza a Genova: una ragazza di 16 anni è morta ieri sera alle 21 durante il trasporto in ambulanza immediatamente successivo al malore avuto durante una lezione di danza. La ragazza si trovava in una palestra di via Ayroli, nel quartiere di San Fruttuoso.

Improvvisamente ha perso conoscenza durante un esercizio e ha colpito il pavimento con il volto, procurandosi una ferita. Si è ripresa mentre gli operatori del 118, chiamati dall'insegnante, giungeva sul posto.

 Caricata in ambulanza, è deceduta dopo alcuni istanti, mentre si trovava in piazza Terralba diretta al Gaslini. La salma della ragazza è stata trasferita all'istituto di medicina legale dell’ospedale San Martino. Sul caso indagano i carabinieri che hanno segnalato l'avvenuto decesso in procura per le indagini del caso.

LE AMICHE - Martina B., nonostante la giovane età, era molto nota nell’ambiente della danza moderna: vantava già alcuni tour a livello nazionale, e aveva alle spalle anche alcune apparizioni televisive, raccontano le sue amiche e compagne, precisando che Martina "era la piu’ brava di tutte. Il suo sogno era di fare la ballerina professionista".

PROFILO FB INVASO - Il profilo di Facebook di Martina B è stato invaso da migliaia di post di cordoglio: lettere, messaggi e canzoni. Amici, compagni ma anche semplici conoscenti della ragazza hanno voluto dare alla loro maniera l’ultimo saluto a Martina.

GENITORI E INSEGNANTI - I genitori, straziati, non hanno commentato in alcun modo quanto accaduto. Lo ha fatto invece l’insegnante della ragazza, Viviana Pozzolo, testimone diretta della tragedia: "Stavamo cambiando le luci quando Martina si è accasciata - ha raccontato -. Io pensavo fosse solo svenuta, invece non si è mai ripresa". La scuola stava provando lo spettacolo "Stelle Danzanti", destinato poi ad essere trasmesso in televisione su un’ emittente locale.

"Martina viveva per la danza - ha detto l’insegnante, sconvolta per la tragedia -. Era una ragazza solare e divertante. Piena di vita. Non riesco ancora a crederci".