Roma, 24 novembre 2012 - Tre cortei e tre sit-in. E’ un sabato di passione quello che vive Roma, per le diverse iniziative di protesta sulla scuola (Cgil, Cobas e studenti) e sulla crisi economica (Casapound Italia). Blindato il centro storico, soprattutto per il corteo degli studenti univesitari e medi che avevano annunciato di voler andare a manifestare sotto “i palazzi del potere” e che non accetteranno ‘blocchi’ o limitazioni di sorta da parte delle forze dell’ordine. “Si potrà manifestare il proprio dissenso, ci sarà comprensione e dialogo da parte nostra, ma è ovvio che i luoghi sacri della democrazia saranno inviolabili”, aveva però avvertito ieri il prefetto Giuseppe Pecoraro, per il quale in ogni caso “non ci sono segnali di una ‘regià” per arrivare scontri con le forze dell’ordine come è stato lo scorso 14 novembre.

I cortei di Cobas e studenti sono stati sciolti e non si sono registrati incidenti particolari.

PARTITO IN SILENZIO IL CORTEO DI CASAPOUND - E’ partito in silenzio da piazza Mazzini il corteo di Casapound a Roma: i manifestanti, disposti in fila per quattro, reggono alla testa del corteo uno striscione con i volti ‘afflitti’ di Fornero, Bersani, Alfano e Monti e la scritta ‘Falli piangere’. Dopo qualche minuto di sfilata silenziosa, i manifestanti hanno acceso tre fumogeni dei colori della bandiera italiana, uno bianco, uno rosso e uno verde, e hanno iniziato a intonare slogan con megafoni. Polizia e carabinieri presidiano la situazione.

Il corteo di Casapound contro il governo e in difesa dello Stato sociale vede sfilare secondo gli organizzatori, tra tricolori e bandiere con la tartaruga frecciata e il fulmine cerchiato, simboli di Cpi e del Blocco studentesco, oltre seimila persone, militanti del movimento guidato da Gianluca Iannone al grido di ‘Alè, Monti vattene’, ‘Casa, lavoro, Stato sociale, CasaPound Italia orgoglio nazionale’ e ‘La nostra idea diventa azione, mutuo sociale rivoluzione’.

Tra gli slogan del corteo non mancano quelli contro le banche ed Equitalia: ‘Contro banche e precarietà, Stato sociale e sovranità’, ma anche ‘Pignoramenti e sfratti voluti da Equitalia stanno distruggendo la nostra Italia’ e ‘Finanza, banche e precarietà, fuori i baroni dall’università’. Non manca nemmeno il riferimento alla prossima partecipazione di CasaPound Italia alle regionali del Lazio e alle comunali di Roma: ‘La nostra marcia non si arresta, è CasaPound Italia il voto di protesta’.

I manifestanti arrivano da tutta Italia, spiega Casapound, ma anche dal resto d’Europa, Francia e Spagna in testa. Tra i tanti gli striscioni esposti, ‘Governo Monti incompetente e vigliacco’, ‘I nostri lavoratori, il nostro cibo, la nostra terra! Autarchia europea’, ‘La più audace, la più originale, la più mediterranea ed europea delle idee’, ‘Il lavoro non è una merce’, targato Blu, Blocco lavoratori unitario, sindacato di Cpi, ‘Generazione perduta’ all’assalto del futuro’, dietro al quale sfilano i ragazzi del Blocco studentesco’, ‘Riprendiamoci i nostri soldati’, dedicato ai marò italiani ancora detenuti in India, ‘Essere genitori non significa scegliere tra figli e lavoro, Tempo di essere madri diritto e non privilegio’.

SIT IN ANTIFASCISTA -  Nel pomeriggio il sit-in antifascista in piazza dell'Esquilino e' diventato un corteo e l'obiettivo degli organizzatori, concordato con le forze dell'ordine, e' quello di arrivare al Colosseo, proprio dove Casapound aveva chiesto di concludere la sua marcia, in programma nel pomeriggio al quartiere Prati, senza ottenere pero' l'autorizzazione. Al grido di 'O bella ciao' e con sottofondo di tamburi il corteo lentamente si sta avviando su via Cavour. A distanza le forze dell'ordine che precedono i manifestanti. In testa al corteo c'e' lo striscione dei partigiani dell'Anpi, subito dopo quello che ricorda ''Roma medaglia d'oro della Resistenza'' e ''Contro il raduno nazifascista resistenza''. Molte le bandiere dei Cobas e della sinistra popolare. Il traffico e' completamente bloccato su Via Cavour.

ANTIFASCISTI: OCCUPATA LA PIAZZA CHE VOLEVA CASAPOUND - Si è concluso alle 18.15 in piazzale Tiburtino, nel quartiere San Lorenzo, il corteo antifascista che, animato soprattutto dagli studenti, aveva continuato a sfilare anche una volta arrivato al Colosseo. I manifestanti hanno bruciato il cappello di un vigile urbano e poi si sono congedati, alcuni per un ‘’aperitivo antifascista’’. Al Colosseo i manifestanti dal megafono hanno gridato: ‘’Abbiamo occupato la piazza che voleva Casapound’’. Subito dopo è seguito un fragoroso applauso e i cori: ‘’Basco nero il tuo posto è al cimitero’’ e ‘’Noi tutti al Colosseo e il fascista non ci sta, dove sta?’’. Nel percorso dal Colosseo a piazzale Tiburtino, precisamente in viale Manzoni, i manifestanti hanno sistematicamente strappato tutti i manifesti che incontravano di Giorgia Meloni. Durante il tragitto sono proseguiti gli slogan, soprattutto quello ‘’Siamo tutti antifascisti’’.

STUDENTI -  Fischi, lanci di bottiglie e cori, qualche petardo e fumogeno sotto il ministero di Grazia e Giustizia. Il corteo degli studenti ha fatto una breve sosta sotto il palazzo di via Arenula intonando cori e gridando "vergogna". "Qui e' dove sono volati i lacrimogeni - ha gridato un ragazzo con il megafono - e' simpatica la versione che ci hanno dato: ma quale rimbalzo! Ci prendono in giro".  La zona è blindata. Gli studenti sono passati anche nella zona di Ponte Sisto dove sono avvenuti glim scontri il 14 novembre. "Siamo ventimila. Gli stessi del 14 novembre2, hanno urlato. "Lo Stato di Israele va distrutto". Lo urlano gli studenti in corteo, mentre la manifestazione e' arrivata a via dei Fori Imperiali e procede verso il Colosseo. Giunto al Colosseo si e' sciolto il corteo degli studenti. Alcuni manifestanti si sono dati appuntamento al presidio antifascista in Piazza dell'Esquilino, organizzato contro il corteo di Casapound che si svolgera' invece nel quartiere Prati. Nel complesso quindi non ci sono stati soverchi problemi. Molti gli slogan ironici: Slogan poco bellicosi e molto ironici. ''Semo venuti gia' menati'': questo il cartello che portavano alcuni studenti nel corso del corteo, in evidente riferimento agli scontri del 14 novembre sul Lungotevere. Non e' mancato un piccolo omaggio al quindicenne vittima di alcun cyberbulli suicida a Roma: ''Rosa e un solo colore'', campeggiava su un altro cartello, in relazione all'amore del ragazzino per il colore rosa.

SCOLAPIATTI E INSALATIERE - Insalatiere colorate e scolapiatti in testa al posto dei caschi: cosi’ si sono presentati al corteo degli studenti di Roma alcuni rappresentanti del Teatro Valle occupato e del cinema Palazzo. Un modo ironico per rispondere alle polemiche sorte dopo gli scontri avvenuti a Roma mercoledi’ 14. Anche gli studenti ironizzano nei loro slogan: “il carnevale è a febbraio”, gridano nei confronti degli agenti “mascherati” dietro ai caschi “a difesa dei palazzi del potere”.

COBAS - Il corteo dei Cobas è arrivato in piazza S. Andrea della Valle, nei pressi del Senato, come previsto dopo la variazione del percorso, dove la manifestazione è terminata. ''Nel corso del corteo sono aumentati i partecipanti e siamo arrivati a circa diecimila - dice il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi - sono entusiasta della riuscita del corteo. E' stata una giornata di massima democrazia''.

FIRENZE E PISA -  Un centinaio di studenti che stanno prendendo parte alla manifestazione a Firenze si sono staccati dal corteo, sono entrati nella stazione di Santa Maria Novella e si sono diretti sui binari, bloccando un Eurostar in partenza per Venezia: il tutto è durato mezz'ora. La stazione e' presidiata dalle forze dell'ordine. Sono circa duemila le persone che prendono parte al corteo, da cui e' partito anche il lancio di qualche fumogeno. A Pisa gli studenti hanno bloccato il traffico sull'Aurelia per un'ora.

IN ITALIA - Per la scuola manifestazioni in tutt'Italia: dall'Emilia Romagna, alla Sicilia (con Palermo e Catania), al Veneto, alla Puglia. Migliaia in corteo a Napoli. Non sono stati segnalati problemi o incidenti particolari.

Redazione online