Napoli, 27 novembre 2012 - Rimborsi spese per prestazioni sanitarie effettuate presso centri ospedalieri esteri, ma mai effettuate: 15 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria sono i provvedimenti del Tribunale partenopeo eseguiti oggi dai carabinieri del Nas di Napoli su richiesta della Procura. I reati contestati sono associazione per delinquere, contraffazione di pubblici sigilli, falsità ideologica e truffa ai danni del servizio sanitario nazionale.

TUTTO FALSO - Le indagini hanno consentito di far luce su un 'traffico' di false richieste di rimborsi per visite all'estero gestite da un'organizzazione costituita soprattutto da pazienti di un'associazione di trapiantati epatici con sede a Napoli. Secondo l'ipotesi accusatoria, si falsificavano fatture solo in apparenza rilasciate da alberghi e ristoranti francesi, di ricevute di tragitti in taxi mai effettuati, di attestazioni di spese rilasciate da agenzie di viaggio italiane e di biglietti aerei, di carte d'imbarco e di biglietti ferroviari per 'viaggi fantasma' oltre a una serie di certificazioni sanitarie relative a ricoveri e consulti medici per cure post trapianto presso strutture ospedaliere, in Francia, inesistenti.

STIMA INGENTE - Il danno al servizio sanitario nazionale è stato quantificato in un milione e 200mila euro. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno sequestrato: certificati medici in bianco intestati a una struttura sanitaria francese; blocchetti di fatture in bianco; timbri di strutture ricettive, ricevute di taxi non compilate, ricevute fiscali vuote di consumazioni pasti a bordo di treni, personal computer e sistemi di archiviazione di dati informatici attraverso i quali alcuni degli indagati erano in grado di emettere falsi biglietti di treni, aerei, fasulle carte d'imbarco e fasulle fatture di alberghi e ristoranti francesi.