Giorni fa è arrivata a Roma da Cortona la famosa opera del Beato Angelico "l'Annunciazione". Non che a Roma manchino opere d'arte significative ma l'idea dietro questo primo evento di una serie, è riproporre i maestri del Rinascimento come testimoni dell'Anno della fede voluto da Papa Ratzinger. Non è una caso che il Papa abbia scelto di dedicare un anno "al tema della fede".

Infatti i vari scandali, dagli abusi sessuali fino al furto di documenti privati da parte del maggiordomo privato di Sua Santità,  passando per i vari equivoci di comunicazione, hanno giustamente fatto riflettere chi guida la barca di Pietro.

La crisi che la Chiesa ed il suo popolo stanno vivendo è innanzitutto una crisi di fede. Il resto viene dopo. Anche per questo certe opere d'arte possono aiutare a riscoprire e capire la grandezza del mistero cristiano rendendo il messaggio più attuale e vicino alla gente.

In effetti a pensarci bene, quante volte ci siamo trovati davanti a degli importanti dipinti e sculture senza essere in grado di riconoscerne i personaggi protagonisti? Nel passato il messaggio evangelico ha ispirato l'arte e a civiltà dell'occidente. Tutto era più chiaro. Oggi non è' più così, in un mondo globale tutto su assomiglia e confonde.

Per questo guardare questa celeberrima opera del monaco domenicano Beato Angelico, che ha passato la sua vita a raccontare la fede attraverso le sue opere ci obbliga a fermarci e ci aiuta a riflettere sul grande mistero dell'incarnazione di Gesù a pochi giorni dal Natale. L'Annunciazione di Cortona colpisce lo spettatore per l'oro e la luce che abbagliano con una capacita di toccarci dentro che sorprende, e che forse solo l'arte riesce a fare!

Alessandra Borghese