IL METODO italiano è l’annuncio. Basta il proclama, poi la realizzazione è scontata. Il nostro è il campionato più bello al mondo. Che importa se gli stadi sono vuoti e i campi spelacchiati? Siamo fuori dalla crisi, il nostro Paese è il più ospitale, la moda la più elegante. Il sistema sanitario il migliore, almeno sulla carta. Chi osa dubitarne? Da ora in poi ci si iscriverà a scuola solo online. Basta l’ordine e diventiamo i primi della classe in Europa. E chi non ha un computer? Si arrangi.
L’anno scorso mia nipote è andata in prima media. I libri di testo, senza i dizionari, sono costati circa 500 euro. A Berlino, sono gratis, o al massimo si paga un contributo di cento euro per il prestito. Li ho sfogliati, ben fatti, tutti con compact disc. Peccato che nella sua scuola non ci sia un computer a testa, neppure uno per classe. Lei, Francesca, è la prima in un corso multimediale organizzato a livello nazionale. Peccato che si paghi extra, come tutto nella scuola italiana. A cominciare dalle lezioni d’inglese e di francese, se si vuole imparare veramente una lingua.

ANDANDO contro le tradizioni di famiglia poco atletiche, lei è stata selezionata a 11 anni anche per la squadra di ginnastica artistica a livello agonistico. All’inizio dell’anno serve la visita medica. Il dottore della mutua risponde che è disponibile a primavera. Visita privata, 200 euro. Il figlio dodicenne di un mio amico a Berlino gioca a pallanuoto. Visita medica a scuola, 5 euro. Noi siamo moderni, anzi up to date come si dice nel dialetto di Shakespeare. E la grande Germania? Solo il 4 % dei genitori ritiene sufficiente l’uso dei computer a scuola, due terzi ritengono necessari e urgenti miglioramenti. Solo in una scuola su 10 ogni scolaro ha a disposizione un pc, e in media uno studente su tre ha accesso in internet una volta a settimana. Il 30% non usa mai un computer: le scuole non ne hanno a sufficienza, e appena il 15 % dei ragazzi ha un suo lap top privato. Vedo con sgomento che Monti twitta, sa usare le faccine per dire che è felice, e scrive WOW come un teenager di Atlanta. Ne sono orgoglioso. Frau Angela non sa neanche che cosa significhi twitt. E, orrore, non è neanche su Facebook. È così retrograda da ritenere che un politico non debba comunicare con il cellulare. Quando ha qualcosa da dire, parla alla tv, alla radio, in conferenza. Qui a nessuno salterebbe in testa di torturare i cittadini obbligandoli a usare internet per esercitare quelli che sono i loro diritti. Deutschland über alles? Su tutti, ma non su di noi. Basta dirlo, e siamo in testa.