Palermo, 15 gennaio 2013 - Venti anni fa, la mattina del 15 gennaio 1993, finiva sulla circonvallazione di Palermo la latitanza di Totò Riina, il capo di Cosa Nostra che per oltre trent’anni era riuscito a sfuggire alla cattura. Mentre i carabinieri arrestavano in boss assieme al suo braccio destro, Salvatore Biondino, quella stessa mattina si insediava a capo della Procura di Palermo Giancarlo Caselli.

Per il ventennale di quell’arresto, Corleone ha organizzato una festival della legalità apertosi domenica e culminato oggi con l’intitolazione di una strada al vicequestore Ninni Cassarà, ucciso dalla mafia assieme all’agente Roberto Antiochia. Ieri Leoluchina Savona, sindaco del del Comune in provincia di Palermo che ha dato i natali a Riina e ad altri boss come Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella, ha chiesto scusa e perdono ai familiari delle vittime dei mafiosi corleonesi.

"Vi chiedo scusa a nome di tutti i corleonesi, vi chiedo perdono per il sangue che è stato versato. Quel sangue, però -ha sottolineato il primo cittadino di Corleone - non è stato versato invano: nei vent’anni che ci separano dall’arresto di Totò Riina, nei sette che fra poco si compiranno dalla cattura di Bernardo Provenzano, quel sangue è servito a tutti noi per ricordare che una sola può essere la strada, uno solo il campo da scegliere in questa guerra".

In occasione del festival nel comune siciliano si sono ritrovati Giovanni Chinnici, Giulio Francese, Maria Leotta Giuliano e Roberto Saetta, familiari dei giudici Rocco Chinnici e Antonino Saetta, del giornalista Mario Francese e del vicequestore Boris Giuliano, a cui è stata intitolata una strada.

GRASSO - "Venti anni fa, dopo un enorme sforzo investigativo di magistratura e forze dell’ordine, veniva arrestato Totò Riina, il capo dei Corleonesi. Da allora le indagini non si sono mai fermate", ha dichiarato Piero Grasso, ex Procuratore nazionale antimafia e oggi candidato del Pd alle elezioni politiche. "Questo grande impegno - ha sottolineato Grasso - non può tollerare nessuna sottovalutazione o peggio indifferenza della classe politica ma deve trovare consapevolezza, attenzione e collaborazione da parte di tutte le istituzioni: a questo scopo dedicherò gran parte del mio lavoro parlamentare".