Roma, 6 febbraio 2013 - Si sdoppia l’indagine della procura di Civitavecchia sull’atterraggio fuori pista di sabato scorso a Fiumicino dell’Atr 72 della Carpatair, proveniente da Pisa. Al procedimento aperto a carico dei due piloti romeni per disastro e lesioni colpose, si aggiunge ora quello su Alitalia per il reato di frode in commercio. Lo ha deciso il procuratore Gianfranco Amendola dopo aver accertato che la compagnia di bandiera italiana vende biglietti come fossero voli Alitalia, in realta’ poi affidati ad altro vettore.

Del resto tutti i passeggeri, sentiti dalla Polaria, che poi ha girato l’informativa alla procura, hanno dichiarato di aver acquistato il biglietto Pisa-Roma pensando di viaggiare Alitalia e di essersi trovati a bordo di un velivolo della Carpatair con piloti e personale romeno. A seguire questo filone di indagine sarà il pm Lorenzo Del Giudice che per gli accertamenti si servira’ dell’apporto del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza.

REPLICA ALITALIA - Alitalia, dal canto suo, ribadisce "il pieno e totale rispetto della normativa Iata nei casi di vendita di biglietti per voli operati da altri vettori aerei in regime di wet lease o di codesharing, così come fanno le oltre 100 compagnie che utilizzano il wet lease e il codesharing".