Città del Vaticano, 12 febbraio 2013 - “Ribadisco quel che ho detto: non ci sono malattie specifiche, si tratta dell’indebolirsi per l’invecchiamento come il Papa ha detto più che chiaramanete”. Così il portavoce vaticano Federico Lombardi è intervenuto questa mattina in conferenza stampa per chiarire tutte le questioni che ruotano attorno alle dimissioni del Papa.


In merito alla notizia di un intervento al pace-maker, data dal ‘SOle24ore’, il gesuita ha precisato: “L’informazione è corretta, c’è stata sostituzione di routine delle batterie del pace-maker che già c’era da lungo tempo, quindi non era assolutamente intervento rilevante di nessun genere. Rimane quel che detto, non ha avuto nessun peso nelle decisioni. Il motivo è quello della percezione delle forze che diminuiscono con avanzare dell’età come il Papa ha detto”. Per Lombardi è “deviante cercare qualche occasione o intervento particolare” come motivazione delle motivazioni.
 

Il Papa vivrà nel convento in Vaticano dove ora sono le suore di clausura, ma chiaramente non vivrà con le suore, ha spiegato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ricordando che l’edificio in corso di restauro è piccolino.

“L’enciclica sulla fede non sarà pubblicata entro la fine del mese: non era in uno stato tale da poter essere resa pubblica”, ha precisato anche padre Lombardi. “Rimane - ha specificato il gesuita - un documento atteso, ma che non avremo nel modo in cui lo attendevamo. Forse lo conosceremo altrimenti”.
 

Il Papa è sereno. Lo ha confermato il portavoce della sala stampa. La sua decisione “storica” è stata presa “in modo lucido, ben fondato e studiato”, ha detto il gesuita. Ratzinger manterrà tutti i suoi impegni fino al 28 febbraio: il 27 sarà in programma l’ultima udienza generale, “che pensiamo di far svolgere in piazza San Pietro, visto che verra’ tanta gente”, ha specificato Lombardi. Non sono previste altri eventi speciali, ma la messa delle Ceneri sarà l’ultima grande celebrazione alla quale parteciperanno tanti cardinali.

Il Papa, dopo l’annuncio delle dimissioni, ha anche detto il portavoce “sta vivendo con grande serenità questi giorni”. La decisione “non è stata improvvisata, ma è stata spirituale, lucida, ben fondata dal punto di vista della fede e umano”.

Che fine farà l'anello del Papa? Sarà "terminato", probabilmente "spezzato" dopo il 28 febbraio.
Lo ha detto padre Lombardi, spiegando però che si tratta di "situazioni inedite" e che per questo le norme sono studiate in queste ore dagli esperti. Ma gli "oggetti connessi strettamente con il ministero Petrino, dovranno essere terminati".

“Non esiste ancora una data di convocazione del Conclave”, ha precisato il portavoce vaticano sottolineando che la Costituzione Apostolica “Universi Dominici gregis”, citata in un’intervista del cerimoniere pontificio, monsignor Guido Marini, prevede 15-20 giorni dopo l’inizio della sede vacante cioè dopo il 28 di febbraio. “Monsignor Marini - ha risposto Lombardi ai giornalisti - se dice questa informazione sicuramente ha ragione, ed infatti corrisponde alla tradizione. Nell’ultima occasione il Papa morì il 2 aprile e il successore fu eletto il 19: 17 giorni dopo e ciò corrisponde a cosa ha detto Marini, anche questa volta possiamo attenderci lo stesso orientamento”.

“E’ vero che la decisione è stata presa dopo il viaggio in Messico e a Cuba, ma quanto ha scritto l’Osservatore Romano deve essere compreso come un momento di riflessione, in quanto il Papa si è reso conto della difficoltà di altri viaggi così impegnativi, con l’età che avanzava. Padre Federico Lombardi ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano circa i tempi della decione di Benedetto XVI di rinunciare al Pontificato. I suoi pensieri durante quel viaggio, “peraltro riusicitissimo, rappresentano - ha detto Lombardi - un elemento da inserire in un cammino: non c’è stato un momento particolare, ed è corretto riprendere quello che il Papa aveva detto al giornalista Peter Seewald nel libro ‘Luce del mondo’”.