Roma, 14 febbraio 2013 - E’ stato arrestato questa mattina l’imprenditore Angelo Rizzoli. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dalla Guardia di Finanza su mandato della procura di Roma.

Rizzoli è accusato di bancarotta fraudolenta. La Procura capitolina contesta a Rizzoli un crac finanziario da 30 milioni di euro.

Rizzoli, nella veste di amministratore unico della “Rizzoli Audiovisivi srl” (oggi Tevere Audiovisivi srl) società holding in liquidazione, avrebbe causato con dolo il fallimento di quattro delle società controllate: Produzione Internazionale srl, Ottobre film srl, Delta Produzioni srl e Nuove produzioni srl.

SEQUESTRO BENI - Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della Finanza hanno provveduto al sequestro di beni per un valore stimato pari a circa 7 milioni di euro, comprensivi della residenza della famiglia Rizzoli ai Parioli (21 vani), la tenuta “Cà de Dogi” e diversi terreni a Capalbio (Grosseto) e alcune quote societarie.

L’operazione di oggi è l’epilogo di alcune indagini condotte dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dai pm Francesco Ciardi e Giorgio Orano avviate a seguito dell’istanza di concordato preventivo presentata il 30 aprile 2012 dalla Tevere Audiovisivi srl (già Rizzoli Audiovisivi spa e poi srl), storica casa di produzione televisiva e cinematografica costituita e diretta dall’editore, capogruppo di una holding composta da altre società operanti nel medesimo settore, tutte fallite tra il gennaio 2011 ed il marzo 2012.

NON VA IN CARCERE - E’ stato sospeso il trasferimento in carcere dell’imprenditore televisivo e cinematografico: Rizzoli sarà trasferito nel reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini. Lo ha disposto il gip Aldo Morgigni che si è, invece, riservato di decidere sulla richiesta della procura di applicare gli arresti domiciliari per motivi di salute presso una struttura ospedaliera. La riserva sarà sciolta dal gip lunedì in occasione dell’interrogatorio di garanzia di Rizzoli.

INDAGATA ANCHE LA MOGLIE - La moglie di Angelo Rizzoli, Melania De Nichilo, deputata del Pdl, è indagata dalla Procura di Roma per concorso in bancarotta fraudolenta in merito all’indagine che oggi ha portato all’arresto del produttore televisivo e cinematografico.

ROCCELLA - “Domani a chi tocca? L’arresto di Angelo Rizzoli colma la misura: si tratta di una persona con una mobilità ridotta, la cui fuga è impensabile, e che per la seconda volta è vittima di uno straordinario accanimento giudiziario”, dichiara in una nota Eugenia Roccella del Pdl.
“La magistratura - aggiunge - sceglie ancora una volta di entrare a gamba tesa nella campagna elettorale e di colpire una persona vicina al Pdl. A Rizzoli e a sua moglie Melania va tutta la mia solidarietà”.


PRESTIGIACOMO - “Dalla giustizia a orologeria alle manette a orologeria. La democrazia è davvero in pericolo. Siamo passati dalla giustizia ad orologeria alle manette ad orologeria”, dichiara in una nota Stefania Prestigiacomo del Pdl.

“Avere trascinato in carcere un imprenditore di dichiarata simpatia berlusconiana come Angelo Rizzoli in condizioni di salute da anni gravi - aggiunge - è un atto di barbarie che uno Stato di diritto non può consentire. Dove il pericolo di inquinare le prove? Quale il pericolo di fuga vista la difficoltà oggettiva dell’uomo a deambulare? Forse la giustizia è uguale per tutti tranne che in campagna elettorale? E l’essere marito di una parlamentare del Pdl è stata considerata una aggravante del caso?”.

GELMINI - “E` naturale che Bersani non creda alla giustizia ad orologeria, le vicende giudiziarie che coinvolgono la sinistra hanno sempre un corso diverso rispetto a quelle volte alla parte politica opposta”, dichiara in una nota Mariastella Gelmini del Pdl.
“Sicuramente, non sono mai accompagnate - osserva - dal clamore e dalla pubblicità riservate al centrodestra, gli atti della magistratura, le eventuali implicazioni con la giustizia che riguardano esponenti della sinistra, non entrano mai impetuosamente e con una tempestività che spacca il secondo e insospettisce in periodi politici particolari come una campagna elettorale”.

“L`arresto di oggi di Angelo Rizzoli, marito di una parlamentare del Pdl, che apre una nuova storia giudiziaria al termine della quale sapremo se Rizzoli è colpevole, rientra pienamente in tale considerazione. E nessuno, dopo anni di aggressioni al centrodestra, di uso politico della giustizia, può più convicerci - conclude Gelmini - contrario”.