Roma, 16 febbraio 2013 - Una donna di Isola Liri, in provincia di Frosinone, è morta stroncata da un infarto dopo la scossa di 4.8 che ieri sera ha colpito la Ciociaria. A quanto appreso da fonti sanitarie, la donna, 65 anni, è scesa dalla sua abitazione durante la prima scossa ed aveva deciso di rifugiarsi all’interno del suo camper. Dopo qualche minuto, all’interno del veicolo, la donna è stata stroncata da una crisi cardiaca.Inutili i soccorsi del 118. La signora è morta all’ospedale di Sora.  

LA SCOSSA NEL FRUSINATE DI MAGNITUDO 4.8 - Grande paura ma nessun danno. Un sisma di magnitudo 4.8 ha colpito infatti alle 22.16 la provincia di Frosinone. La scossa di terremoto, chiaramente avvertita anche a Roma, è stata registrata a 10,7 chilometri di profondità, secondo quanto riporta l’Ingv. L’Usgs (Istituto Geologico degli Usa) fissa la magnitudo a 4.9, localizzando l’epicentro a 3 chilometri da Balsorano Vecchio e a 6 chilometri da Sora. La protezione civile regionale fa sapere che le squadre dei vigili del fuoco si sono recate sul luogo vicino all’epicentro e, secondo le prime informazioni, non si registrano danni a persone o cose. Ma la popolazione è spaventata e si è riversata in massa per le strade. La zona, già in passato teatro di forti terremoti, è un’area ad alta intensità sismica.

PAURA MA SITUAZIONE TRANQUILLA. “Dopo la grande paura - spiega a LaPresse, Giuseppe Cioffi, sindaco di Pescosolido, uno dei paesini dove più forte è stata sentita la scossa - la situazione è tranquilla, nel limite del possibile. A parte qualche calcinaccio caduto, non risultano danni. Le persone stanno bene, ma dobbiamo aspettare di capire come si evolve situazione. La gente rimane fuori dalle case, preferisce passare la notte in macchina”. “Siamo abbastanza abituati a questo tipo di eventi ma - aggiunge il primo cittadino, che ha potuto fare una ricognizione anche a Sora e negli altri paesi vicini - venivamo da un periodo tranquillo, e questo evento ha rotto l’abitudine. Temiamo che possa iniziare un periodo duro. Per fortuna le condizioni meteo non sono così negative. Ha piovuto nel pomeriggio, ma poi si è rasserenato e la temperatura non è troppo bassa”.  “Abbiamo sentito un forte boato, ma la scossa è stata piuttosto breve. Io ero a 10 metri dall’uscita di casa e quando mi sono trovato all’esterno il sisma era già finito”, racconta invece Gerardo Perruzza, vigile urbano e residente di Pescosolido. “La gente - prosegue Perruzza - è ancora per strada, anche perché il paesino è composto da casa case vecchie e non antisismiche, quindi la gente scappa subito in casi come questi”.

SORA, ANNULLATO IL CARNEVALE - E’stata disposta la chiusura di tutte le chiese a Sora, nel frusinate, dopo la forte scossa di terremoto registrata ieri sera poco dopo le ore 21 e che ha causato attimi di grande paura in un’ampia zona della Ciociaria fino nella Valle Aniene,in provincia di Roma. Quattrocento persone hanno trascorso a Sora, la notte nelle due strutture di accoglienza allestite dal Comune. Dopo la grande paura in centinaia hanno preferito non rientrare nelle loro case portandosi nelle due tensostrutture aperte nei campi sportivi Tomei e Panico. Scuole chiuse domani a Sora, per consentire le verifiche sugli eventuali danni. Intanto sono state annullate in via precauzionale anche le manifestazioni del Carnevale che, come ogni anno, avrebbero richiamato migliaia di persone al centro della città. Sempre a Sora, il Comune ha chiuso una delle due strutture d'accoglienza. Resta in funzione invece, la seconda tensostruttura che adesso ospita solo una sessantina di persone: per pranzo sono stati infatti preparati cento pasti compresi gli operatori della protezione civile e il personale impegnato nei servizi di assistenza. ''Abbiamo deciso di chiudere una delle due strutture - conferma il sindaco Ernesto Tersigni - perché non c'era più la necessità di mantenerla attiva e perché la duplicazione era dispersiva". Il problema maggiore purtroppo appare l'acqua.

POTABILITA' A RISCHIO - Acqua torbida è stata rinvenuta nell'acquedotto di Posta Fibreno, in seguito al sisma di ieri sera. Acea Ato 5, che gestisce il sistema idrico integrato in Ciociaria, ha inviato una comunicazione ai sindaci di Broccostella, Castelliri, Frosinone, Idola Liri, Posta Fibreno, Sora e Vicalvi, nonche' alla Asl di Frosinone, consigliando di attivare la procedura di non potabilità. Al provvedimento sono interessate circa duecentomila cittadini.

ZONA AD ALTO RISCHIO SISMICO. L’area non è certo nuova a eventi sismici ed è stata colpita in passato di forti scosse di terremoto. La provincia di Frosinone è infatti una delle aree dell’Italia a maggiore intensità sismica. I centri della provincia ad alto rischio sono stati individuati nell’intera Valle di Comino e in parte della Valle del Liri. Proprio qui si sono abbattuti gli ultimi forti terremoti che hanno interessato la provincia di Frosinone: nel 1915 Sora venne rasa al suolo dal sisma della Marsica, mentre nel 1984 la Valle di Comino fu colpita da diverse scosse telluriche, una anche di magnitudo 5.2 (ottavo grado della scala Mercalli), che crearono ingenti danni alle abitazioni e agli edifici pubblici. Nei giorni scorsi, aggiunge ancora Perruzza, “ci sono state scosse molto lievi, che però non sono state avvertite dalla popolazione, ma anche in questo caso, benché più intenso, il sisma non ha fatto oscillare i lampadari”. Per la nottata, conclude, “proveremo a rientrare in casa, pronti a scappare in caso di nuovo allarme. Io ho potuto fare un giro per il paese, la gente è ancora per strada, ma danni non sembra ce ne siano stati”.

VIGILI DEL FUOCO IN AZIONE - Sono cinquanta le verifiche svolte dai Vigili del fuoco nel corso della notte nel Frusinate. Controlli sono stati effettuati nei territori di Sora, Isola Liri, Settefrati, Castel Liri, Monte San Giovanni, Alvito, Fontechiari, Casal Vieri. Al momento non sono stati registrati danni. Solo in un caso a Sora, in via precauzionale, è stato disposto la non agibilità di un edificio.

POSSIBILI ALTRE SCOSSE. Intanto, l’Ingv non esclude possibili altre scosse. “Un 4.8 - spiega a LaPresse Valerio De Rubeis, esperto dell’Ingv - ha la sua sequenza di scosse, ma se questo è il terremoto principale, o se ce ne saranno altri lo sapremo a sequenza terminata”. Non è possibile, ha quindi aggiunto De Rubeis, prevedere se questa possa la scossa più forte di uno sciame sismico e le prossime possano essere di assestamento, o se al contrario ce ne possano essere altre più forti in arrivo.

A L'AQUILA TORNA LA PAURA - Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata alle 2 di notte nei pressi dell’Aquila. L’epicentro era a 16,6 km di profondità, nel distretto sismico del Gran Sasso. Apprensione tra la popolazione ma nessun danno anche dopo la scossa di magnitudo 3.7 registrata alle 2 di questa mattina nella zona dell’Aquila. La scossa di magnitudo 3.7 ha avuto epicentro nelle vicinanze del Lago di Campotosto, tra le frazioni aquilane di Arischia e Assergi, a una profondità di 16,6 chilometri nel distretto sismico “Gran Sasso”. E’ stata avvertita dalla popolazione aquilana intorno alle 2 e si tratta di un evento diverso da quello 4.8 che ha colpito il Frusinate e ha avuto una quindicina di repliche la maggiore delle quali avvertita anche in Abruzzo. Paura nel capoluogo, già risvegliata dalla scossa delle 22. Spaventate dalla durata di questo sisma, molte persone sono scese in strada ricordando i tragici momenti del 6 aprile 2009. Tanti hanno deciso di dormire in macchina nonostante il freddo pungente. Molti altri hanno deciso di recarsi presso parenti o amici che vivono nei moduli abitativi, lasciando le loro case in muratura. In tilt i centralini dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine presi d’assalto dalla gente che chiedeva consigli su cosa fare.

Un'altra scossa di magnitudo 2.5 è stata avvertita questa sera alle 22.26 nel distretto sismico del Gran sasso, tra le province dell’Aquila e di Teramo. Il terremoto si è verificato a una profondità di 14,2 chilometri, con epicentro nel comune di Crognaleto.

 

CIALENTE A GABRIELLI: "ESECITAZIONE? - Un'esercitazione di protezione civile all'Aquila, la prima dopo il terremoto del 2009, sarà il tema di un incontro che il sindaco Massimo Cialente, e il vice sindaco, con delega alla protezione civile, Roberto Riga, avranno domani a Roma, con il capo della protezione civile nazionale Franco Gabrielli. ''L'appuntamento con Gabrielli era gia stato preso da tempo - ha spiegato Riga -. Vogliamo prendere accordi per promuovere una grande esercitazione di protezione civile, la prima dopo il terremoto del 6 aprile 2009, per dare  ai cittadini anche la sicurezza e la tranquillità di vivere in una città preparata agli eventi sismici''. Per quanto ci si possa mai abituare a convivere con un nemico così strapotente.