Milano, 9 marzo 2013 - Nessun rinvio dell'udienza del processo Mediaset. I problemi alla vista, che hanno portato al ricovero al San Raffaele, di Silvio Berlusconi non costituiscono "un legittimo impedimento assoluto" alla sua partecipazione. E' questo l'esito della visita fiscale disposta su richiesta del sostituto procuratore generale Laura Bertolè Viale, dopo la presentazione da parte degli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo di un certificato medico del primario dell’ospedale che affermava la persistenza dei disturbi agli occhi (uveite bilaterale) e l’impossibilità del Cavaliere a presentarsi in Aula.

I medici nominati dalla corte d’appello di Milano per la visita fiscale a Berlusconi, nell’affermare che non sussiste alcun impedimento alla partecipazione dell’ex premier al processo odierno, hanno sottolineato che le lamentate problematiche visive del paziente - dolori all’occhio sinistro e fotofobia - al massimo possono incidere sull'efficacia psicofisica dell’imputato. L'udienza del processo è quindi regolarmente ripresa.

Per Silvio Berlusconi il p.g. aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado a quattro anni di carcere per frode fiscale.

GHEDINI - Dopo la decisione della Corte, Ghedini ha chiesto che venissero sentiti in aula i medici consulenti e il perito della difesa che avevano fatto la visita fiscale al Cavaliere. Ma il giudice ha respinto la richiesta di Ghedini. "State processando con grande fretta un imputato malato", ha detto il legale di Berlusconi, spiegando di trovare "straordinario e sorprendente che non vogliano attendere la decisione della Consulta sul conflitto di attribuzione" e nemmeno "leggere le motivazioni" con cui la Cassazione ha assolto definitivamente Silvio Berlusconi per il caso Mediatrade. Ghedini ha deciso di rinunciare all’arringa e di depositare una memoria scritta. "Se parlassi anche del merito di questa vicenda qui si farebbe notte", ha spiegato l’avvocato.

IL PRIMARIO DEL SAN RAFFAELE - "Per quel che mi riguarda ritengo opportuno che Silvio Berlusconi rimanga in ospedale almeno fino a domani": è stato il parere espresso da Francesco Bandello, primario di oculistica e oftalmologia del San Raffaele. Il medico ha spiegato che "è opportuno che il presidente Berlusconi rimanga con noi perché solo così è possibile una terapia e un monitoraggio scrupoloso". "I miglioramenti sono minori rispetto a quanto mi aspettassi", ha concluso Bandello.

Più tardi Bandello ha aggiuinto: “Non sono in grado di dire se lunedì il presidente sarà in grado di uscire né fino a quando bisognerà continuare perché la patologia si risolva”. “Il presidente vede meno nonostante la terapia fatta finora”, ha proseguito il professore sottolineando di essere convinto della necessità di continuare con questo regime di trattamento e monitoraggio in ospedale affinché si risolva l’infiammazione acuta”..

IL MEDICO PERSONALE - “Da parte di Berlusconi c’è un misto di rassegnazione e amarezza, anche se è abituato a queste circostanze. Lo dico nel mio ruolo di amcio”, riferisce Alberto Zangrillo, medico dell'ex premier, in una conferenza stampa all’ospedale San Raffaele di Milano.

"Mi aspettavo che i colleghi che sono abituati a gestire queste patologie potessero testimoniare con maggior forza la necessità di avere sempre sotto osservazione il paziente - continua Zangrillo - perché queste malattie se trascurate e trattate male possono avere conseguenze permanenti. Berlusconi è sottoposto a una terapia con gocce che contengono un vasocostrittore che noi stiamo sottoponendo in una terapia molto robusta, quasi ogni ora. Su un paziente anziano, in terapia anti ipertensiva, questo può determinare delle possibili alterazioni emodinamiche o del ritmo cardiaco".

IL PDL ATTACCA - "Oggi con la richiesta della visita fiscale hanno sfondato il muro del ridicolo". Lo ha affermato il segretario del Pdl, Angelino Alfano. "E' qualcosa di comico che si dica al leader di una forza politica che ha preso milioni di voto che occorre controllare se fisicamente si trovi al San Raffaele e se a fronte di varie certificazioni mediche si trovi davvero con condizioni di difficoltà di salute agli occhi - ha proseguito Alfano, parlando a margine del Workshop Ambrosetti - È un qualcosa di ridicolo ed uso un eufemismo, perché in realtà è una tragedia che diventa farsa".

"Il fatto che i giudici di Milano abbiano disposto una visita fiscale nei confronti dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dà il segno di una persecuzione scientificamente condotta, che avvicina il nostro Paese ad altre realta’ nelle quali la democrazia era ed è completamente assente. Siamo di fronte ad un vulnus che richiede un intervento delle massime autorità dello Stato", ha detto Fabrizio Cicchitto.

"La voglia e la fretta di pronunciare dure requisitorie contro Silvio Berlusconi inducono i Pm dell’accusa a mostrare definitivamente tutto l’accanimento con cui da anni braccano la loro preda - dice invece Maurizio Lupi -. Oggi sono arrivati a inseguirla persino in una stanza d’ospedale, offrendo lo spettacolo di una giustizia incattivita. Tutta la mia solidarietà al presidente Berlusconi, ma di questo modo partigiano, fazioso e violento di esercitare la giustizia dovrebbe preoccuparsi ogni cittadino".

ANM - Intanto il presidente dell’Anm, Rodolfo Maria Sabelli, è intervenuto in merito alle posizioni espresse da Berlusconi sulla giustizia. "Qualsiasi generalizzazione, qualsiasi attacco alla magistratura, idea di manifestazioni dirette contro di essa costituiscono una sfida a principi che sono fondamento della nostra Costituzione e delle democrazie mature", ha detto a margine di un incontro a Catania promosso da Unita’ per la Costituzione. "Il principio di autonomia e di indipendenza della magistratura è non soltanto uno dei principi fondamentali ai quali si ispira l’azione dell’Anm, ma - ha osservato Sabelli - è uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e, aggiungerei, di qualsiasi sistema democratico maturo".