Roma, 10 marzo 2013 - Messe nelle parrocchie romane per i cardinali in attesa del Conclave. Si trascorre così la seconda domenica senza Papa. Nella giornata di oggi non sono previste infatti Congregazioni Generali, perciò molti cardinali celebrano la messa nelle parrocchie e nelle rettorie di cui sono 'titolari' a Roma.

SCOLA: "DONACI UN PASTORE SANTO" - L'arcivescovo milanese Angelo Scola, uno dei possibili papabili italiani, ha parlato nell'omelia alla messa nella basilica dei Santi Apostoli a Roma. La missione della Chiesa è "annunciare sempre la misericordia di Dio, anche all’uomo sofisticato e smarrito del nuovo millennio, anche in questi tempi grami". "Il Conclave è ormai imminente, preghiamo perchè lo Spirito Santo offra alla sua chiesa l'uomo che possa condurla sulle orme segnate dai grandi pontefici degli ultimi 150 anni", ha continuato Scola. "Donaci un pastore santo": è l'invocazione detta alla fine della messa, "Un papa che testimoni Gesù e che "edifichi la Chiesa con la testimonianza della sua vita".

DOLAN: "LE CARAMELLE LE PORTO AL CONCLAVE" -  Sicuramente più scherzoso il cardinale americano Timothy Dolan. Alle domande dei giornalisti, sulla possibile durata del Conclave il cardinale newyorkese risponde: "Non lo so, speriamo". La parrocchia romana di Nostra Signora di Guadalupe fa omaggio al suo cardinale, di un cesto alimentare. "Vedo vino, cose da mangiare, grazie a tutti ma non lo apro fino a Pasqua, c'è il digiuno". Poi ci ripensa: "Magari il pacchetto di caramelle me lo porto in Conclave, ho sentito dire che il cibo è così così, magari ogni tanto scarto una caramella..". Poi promette ai tanti fedeli che hanno partecipato alla messa: "Tornerò  da voi, tanto rimango a Roma fino alla prima messa del nuovo Papa".

O'MALLEY, E L'OMELIA IN ITALIANO - Tra gli americani troviamo anche l'arcivescovo di Boston Sean O'Malley, che ha celebrato la messa nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, dove c'era spazio solo per stare in piedi. O'Malley ha celebrato l'omelia in italiano, un segno che secondo i vaticanisti potrebbe essere interpretato come un 'provino' per diventare il vescovo di Roma. All'inizio della sua omelia però, il cardinale ha messo in chiaro, come ha fatto molte volte in passato, che non ha alcuna intenzione di essere elevato al trono di San Pietro: "Desidero assicurarvi tornerò  a Boston come un cardinale dopo il Conclave, e forse mi prendo la statua di Santa Teresa con me", ha detto.

O'Malley, ha aperto infatti il suo intervento con una battuta sulla famosa statua della chiesa, l'Estasi di Santa Teresa del Bernini: "Quando ho preso possesso di questa bellissima chiesa, ho detto, scherzando, di aver pensato di portarmi la Santa Teresa di Bernini a Boston", ha raccontato al pubblico sorridendo: "La risposta che mi è stata data e che già Napoleone aveva provato a farlo". Un omelia, quella del cardinale americano, incentrata sui temi quaresimali classici del figliol prodigo e di Cristo come Buon Pastore "per il quale ogni pecora è preziosa".