Roma, 14 marzo 2013 - Nella sua prima giornata da Papa, Bergoglio ha voluto far visita, privatamente, alla Basilica di Santa maria Maggiore per pregare la Madonna, come ieri sera aveva annunciato di voler fare. Papa Francesco è riuscito a beffare curiosi e fotografi, entrando da un ingresso laterale e allontanandosi poi - dopo mezz'ora - da un'uscita diversa.

NON SONO INDIFESO - Papa Francesco avrebbe voluto la basilica di Santa Maria Maggiore aperta a tutti i fedeli come nei giorni normali e non avrebbe voluto i gendarmi e gli agenti di polizia a scortarlo nella visita. "Lasciate la basilica aperta - ha detto ai collaboratori approssimandosi a S.Maria Maggiore - sono un pellegrino, voglio andare tra i pellegrini". Insofferenza del neo Papa anche per le rigide misure di sicurezza da osservare. "Non sono un indifeso", ha protestato, ovviamente inutilmente.


IL MOTTO - Il motto episcopale di Jorge Mario Bergoglio è la frase latina del Vangelo di Matteo “Miserando atque eligendo”, che descrive l’atteggiamento di Gesu’ verso il pubblicano (considerato un pubblico peccatore) che “guardo’ con misericordia e lo scelse”.

FIORI PER MARIA - Questa mattina Papa Francesco è ha portato "anche un piccolo mazzo fiori che ha deposto sull’altare", ha riferito il direttore della sala stampa vaticana, Padre Federico Lombardi, nel briefing con i giornalisti.

DRIBBLA I CRONISTI - Papa Francesco è arrivato pochi minuti dopo le 8 a Santa Maria Maggiore. Il Pontefice è entrato nella basilica da un ingresso laterale a bordo di un’auto. Ad attenderlo una cinquantina di persone, molti dei quali fotografi e cronisti.

Che sono rimasti delusi dopo l'attesa davanti al cancello per riprendere l’uscita di Papa Francesco al termine della sua visita privata: l’auto con a bordo il Pontefice e la vettura di servizio che la seguiva, sono andate via attraverso una uscita secondaria, dalla parte opposta a quella dove la folla era assiepata. Probabilmente una decisione presa proprio in virtù del fatto che questa era una visita strettamente privata, come lo stesso Papa Francesco ieri sera aveva annunciato di voler fare quando è apparso per la prima volta alla folla di Piazza San Pietro e al mondo intero dalla loggia delle benedizioni.

E in coerenza con questo intento ecco spiegata forse la decisione di evitare per ora l’incontro ravvicinato con fotografi, operatori e giornalisti.

IL SALUTO AGLI STUDENTI - Quando papa Francesco è uscito dalla Basilica di Santa Maria Maggiore ha salutato con la mano alcuni studenti della scuola Albertelli, che si trova di fronte alla Basilica, affacciati alle finestre. I giovani lo chiamavano e agitavano le mani per attirare la sua attenzione, a quel punto il Pontefice ha risposto al saluto prima di infilarsi nell’auto e lasciare la basilica

Quando la notizia della presenza di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria maggiore si è diffusa nel quartiere romano, una piccola folla,circa 150 persone, si è radunata davanti all’entrata laterale. Fedeli e curiosi hanno atteso per oltre 30 minuti l’uscita di Papa Francesco, ma sono rimasti molto delusi perchèil Pontefice si è allontanato da un ingresso diverso da quello da cui era entrato.

LE PAROLE DEL PAPA -  Padre Ludovico Melo, confessore della basilica di Santa maria Maggiore, riferisce le parole del Papa: "Ha raccomandato misericordia, misericordia, misericordia, ripetendolo tre volte e spiegando che le anime hanno bisogno che voi siate misericordiosi”. Quindi, come già aveva fatto ieri nel

"Papa Francesco è molto affezionato a questa chiesa perchè ogni volta che da cardinale veniva a Roma faceva una breve visita nella Cappella Paolina’’, spiega padre Elio Monteleone, penitenziario della Basilica di Santa Maria Maggiore.

LA PREGHIERA - Sono stati minuti di intensa preghiera in silenzio quelli di Papa Francesco davanti all’icona di Maria Salus Populi Romae, nella Cappella Borghese della Basilica di Santa Maria Maggiore. In tutto erano una cinquantina di persone quelle ammesse a questo evento, tra cui il cardinale Vallini, vicario per la diocesi di Roma, il cardinale Abril y Castello, arciprete della Basilica. Ad accompagnare il Papa c’era anche il portavoce della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.

“E' stato un momento di pace”, ha detto Monteleone, aggiungendo che Papa Bergoglio ogni volta che dall’Argentina veniva a Roma aveva proprio la Basilica di Santa Maria Maggiore come una delle sue tappe fisse. “Si avvertiva nella Basilica - continua il penitenziere - una atmosfera di grande preghiera, insieme alla semplicità del gesto che il Pontefice compiva e che però voleva dire tutto. Il suo è stato il saluto di una persona che accoglie, che ti è vicina, e questo ci è bastato. A vederlo da’ l’impressione che abbia sempre fatto il Papa: sereno, tranquillo, senza alcuna particolare emozione, almeno all’esterno....”. Il penitenziere racconta anche di come sia rimasto sorpreso ieri a tarda ora quando un nipote gli ha telefonato dalla Sicilia e gli ha detto che l’indomani avrebbe ricevuto la visita privata del Papa, notizia che il giovane aveva saputo dalla televisione.

IL 'TRASLOCO' - Papa Francesco è passato stamane dalla casa internazionale del clero di via della Scrofa 70, dove ha risieduto nei giorni delle congregazioni generali dei cardinali, per ritirare i suoi effetti personali. Jorge Mario Bergoglio è andato nella residenza creata da Paolo VI dopo aver pregato nella basilica romana di Santa Maria Maggiore.

LA VISITA A RATZINGER - Papa Francesco non dovrebbe recarsi oggi a Castel Gandolfo per incontrare il papa emerito Joseph Ratzinger. La giornata odierna si presenta già piena di diversi impegni, per cui in Vaticano, a quanto si apprende, si sta valutando di effettuare la visita domani o, molto più probabilmente sabato. 

IL MESSAGGIO AL RABBINO CAPO DI ROMA - ‘’Spero vivamente di potere contribuire al progresso che le relazioni tra ebrei e cattolici hanno conosciuto a partire dal concilio vaticano II, in uno spirito di rinnovata collaborazione..’’. Cosi’ Papa Francesco in un messaggio inviato al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, in cui lo invita all’inaugurazione del Pontificato.