Città del Vaticano, 18 marzo 2013 - Cresce l'attesa per la messa solenne di inizio pontificato di Papa Francesco domani in piazza San Pietro. Ed emergono i primi particolari della cerimonia che piorterà a Roma un milione di fedeli oltre ad almeo 132 delegazioni dei Paesi del mondo che stanno già arrivando a Roma.

Nel consueto briefing con  la stampa, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi ha raccontato che prima della messa d'inaugurazione del Pontificato, domani alle 8,50 Papa Francesco compira' un lungo giro tra la folla, per consentire a tutti di vederlo e salutarlo. Non e' ancora chiaro, ha spiegato, se il giro sara' compiuto a bordo di una jeep o di una "papamobile". Questi i dettagli precisi. "Domani alle 8.45 il Papa lascia Santa Marta e sale su una jeep per girare in piazza San Pietro, prima della celebrazione. Alle 9.15 si reca presso la sacrestia per prepararsi e alle 9.30 inizia la messa". 

Messa che però non può considerarsi di intronizzazione. "La messa di domani mattina sara' l'inizio del Ministero Petrino di Papa Francesco, non l'intronizzazione perche' il Papa non e' un re, le lodi al re che saranno cantate sono in onore a Cristo che e' il re".

Padre Lombardi spiega che nella liturgia avranno un ruolo i patriarchi orientali cattolici che accompagneranno Papa Francesco dalla sacrestia alla tomba di Pietro, nelle Grotte Vaticane: "sono una decina, tra i quali 4 sono cardinali ma hanno una grande dignita' nella Chiesa e concelebrano insieme ai cardinali". Anello e pallio saranno conservati sulla Tomba. Si conferma una volta di più l'intenzione del Papa di scendere tra la gente come ha raffto rompendo il protocollo domenica al termine della messa in Sant'Anna.

Papa Francesco ha deciso che la messa sia non lunghissima ma semplice, per quanto possibile, distinguendosi da altri tipi di celebrazioni che riguardano invece i reali. Il nuovo Pontefice, infatti, ha un grande rispetto e molta stima per le tradizioni liturgiche (e' stato ordinario per i fedeli di
rito orientale e nel 2007 quando Benedetto XVI promulgo' il motu proprio "Summorum Pontoficum" in meno di 48 ore l'allora arcivescovo di Buenos Aires diede applicazione a quanto disposto circa la liberalizzazione dell'antico messale in latino) e tuttavia tiene molto anche al valore della sobrieta' e della poverta'. E sono vari gli "aspetti di semplicita'" della messa. Lo ha sottolineato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, dettagliando alcuni particolari della liturgia. Il Vangelo sara' "cantato in greco". Se normalmente viene cantato in latino e greco, per sottolineare l'unita' dei cristiani di Oriente e Occidente, in questo caso si e' optato per il greco "perche' di latino ce n'e' gia' molto". Il Papa "non da' la comunione lui personalmente, ma la danno i diaconi".

Ancora, "non c'e' processione delle offerte, pane e vino per la messa vengono portati dai ministranti per l'altare, ma senza solenne processione". L'omelia sara' tenuta in italiano e il Papa ha gia' scritto un testo per consentire le traduzioni, "ma abbiamo visto - ha precisato Lombardi - che il Papa ama una certa spontaneita', quindi puo' darsi che aggiunga altre frasi e osservazioni mentre parla". Alla messa canteranno il coro della Cappella Sistina e il coro dell'Istituto di musica sacra. All'offertario, mottetto composto proprio per la messa di inaugurazione da Pierluigi da Palestrina "Tu es pastor ovium". Alla fine, il "Te deum".

STEMMA CONSERVATO - “Papa Francesco ha deciso di conservare il suo stemma anteriore, scelto fin dalla sua consacrazione episcopale e caratterizzato da una lineare semplicita’”. E rimarrà anche lo stesso motto episcopale “Miserando atque eligendo” tratto dalle Omelie di San Beda il Venerabile, sacerdote, il quale, commentando l’episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: “Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardo’ con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi”.

IL SEGRETARIO - Intanto si apprende anche se in via non ufficiale che sara' il maltese mons. Alfred Xuereb, 54 anni, il segretario particolare di papa Francesco. Lo scrive l'agenzia Ansa.

L'ANELLO - L'anello del pescatore scelto da Papa Bergoglio che gli verrà consegnato domani è in argento dorato. Lo ha detto padre Federico Lombardi, aggiungendo che l'autore del modello e' scultore Enrico Manfrini, morto nel 2004.

LE DELEGAZIONI INVITATE - I superiori generali dei francescani, Josè Rodriguez Carballo, e dei gesuiti, Adolfo Nicolas, concelebreranno domani con il Papa, i cardinali presenti a Roma e i patriarchi orientali. Il superiore dei francescani è infatti il presidente dell’Unione Superiori Generali e padre Nicolas ne è vicepresidente ma, ha sottolineato il portavoce vaticano Federico Lombardi, la Compagnia di Gesu’ è particolarmente coinvolta essendo Papa Francesco un suo membro.

Sono inoltre 132 le delegazioni dei Paesi e delle organizzazioni internazionali che finora hanno comunicato la loro presenza alla Messa di inizio pontificato di Papa Francesco, che si terra’ domani. Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel briefing con i giornalisti. “Non ci saranno altri componenti”, oltre ai sei porporati chiamati al rito della promessa di obbedienza al nuovo Papa, “ma lo faranno in occasione della presa di possesso di San Giovanni in Laterano tra qualche settimana”.

LE AUTORITA' ITALIANE - La delegazione italiana presente alla Messa di domani di inizio pontificato di Papa Bergoglio è composta da 16 persone, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier Mario Monti, i nuovi presidenti di Camera e Senato e il presidente della Corte costituzionale.

ALTA CORTE: NESSUN LEGAME CON LA DITTATURA - Il presidente della Corte Suprema di Giustizia argentina, Ricardo Lorenzetti, ha detto oggi che Papa Francesco “E' una persona assolutamente innocente” e non è stato sospettato di nessuna complicità con le violazioni dei diritti umani commesse durante la dittatura militare.

Al di là del fatto che ci sia gente che non è d’accordo, o che dice che potrebbe aver fatto una cosa o l’altra, resta il fatto certo che non esiste nessuna accusa concreta” contro l’ex cardinale Jorge Bergoglio, ha detto Lorenzetti in una intervista radiofonica. Il presidente dell’Alta corte ha sottolineato che in ogni caso “bisogna rispettare il principio di innocenza” anche nel caso di Papa Francesco, aggiungendo che si tratta di “un uomo che non ha subito assolutamente nessuna condanna” in relazione a violazioni compiute durante la dittatura. Lorenzetti, che fa parte della delegazione ufficiale argentina a Roma per assistere alla cerimonia di inaugurazione del pontificato di Francesco, ha sottolineato che la sua elezione “rappresenta un grande cambiamento”, e ha lodato “l’umiltà, il dialogo, la volontà di combattere la povertà” del Papa, aggiungendo che “questo è proprio quello di cui ha bisogno il mondo attuale”.

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