Città del Vaticano, 23 marzo 2013 - Si è compiuta oggi, simbolicamente, la lunga parabola iniziata dalla Santa Sede più di un mese fa, l’11 febbraio, con l’annuncio delle dimissioni di Joseph Ratzinger. Il 13 marzo i cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il suo successore, Jorge Mario Bergoglio. E oggi, a Castel Gandolfo, si è tenuto il tanto atteso incontro tra i due uomini, il Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI.

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L'INCONTRO - Questo il resoconto del portavoce vaticano, padre Federico Lombardi: l'elicottero è atterrato a Castel Gandolfo, all'eliporto, verso le 12.15 e la macchina con il Papa emerito si è avvicinata al luogo dell'atterraggio dell'elicottero. Il Santo Padre è sceso: era accompagnato dal Sostituto, mons. Becciu, da mons. Sapienza e da mons. Alfred Xuereb. Appena il Papa è sceso, il Papa emerito si è avvicinato a lui e c'è stato un bellissimo abbraccio tra i due. Poi, dopo brevi saluti anche alle altre persone presenti - il vescovo di Albano e il direttore delle Ville Pontificie, Petrillo - sono saliti in macchina: il Papa Francesco è salito alla destra, quindi nel posto classico del Papa, mentre il Papa emerito si è posto alla sinistra. Vi era anche sulla stessa macchina mons. Georg Gänswein, che è Prefetto della Casa Pontificia. E così, la macchina si è portata poi agli ascensori e quindi i due protagonisti dello storico incontro sono saliti nell'appartamento e si sono recati subito alla cappella per un momento di preghiera.

Nella cappella, il Papa emerito ha offerto il posto d`onore a Papa Francesco, ma questi ha detto: "Siamo fratelli", e ha voluto che si inginocchiassero insieme allo stesso banco. Dopo un breve momento di preghiera, si sono portati alla Biblioteca privata dove, verso le 12.30, è incominciato l`incontro riservato. E` la Biblioteca in cui normalmente il Papa riceve gli ospiti importanti a Castel Gandolfo.

Papa Francesco ha portato una bella icona in dono al Papa emerito e poi è incominciato il colloquio che è finito alle 13.15, è durato quindi circa 45 minuti. Da notare, per quanto riguarda l`abbigliamento, che effettivamente - come avevamo accennato in precedenza - il Papa emerito porta una semplice talare bianca, senza fascia e senza mantelletta: sono i due particolari che lo distinguono, invece, dall`abbigliamento di Papa Francesco che ha anche una mantelletta e la fascia. Per il pranzo è prevista la presenza dei due segretari, quindi di mons. Georg e di mons. Xuereb, quindi l`aspetto totalmente privato e riservato di colloquio si è concluso con il colloquio nella Biblioteca.

Il Pontefice è ripartito in elicottero da Castel Gandolfo alle 14.42 alla volta del Vaticano. Quando Papa Francesco regala a Benedetto XVI una icona della 'Madonna dell’umiltà', i microfoni delle telecamere del Ctv carpiscono uno scampolo di conversazione. "Mi permetta di dire una cosa, ho subito pensato a Lei per i tanti esempi di umiltà del Suo Pontificato", dice Bergoglio a Ratzinger, per la "tenerezza". "Grazie", risponde Ratzinger. "Io non conoscevo prima questa immagine", dice Papa Francesco, "neanche io", risponde il Papa emerito..

 

 

INCONTRO STORICO - Hanno parlato di Vatileaks, ma anche di molti altri argomenti.  Papa Francesco e Papa Benedetto sono personalità molto diverse. Teologo tedesco l’uno, pastore latino-americano l’altro. Interiore e attento alla liturgia il primo, popolare e più essenziale nelle forme l’altro. Bergoglio fu il contendente di Ratzinger nel Conclave del 2005. Ora raccoglie il suo testimone. E, nonostante le differenze, non mancano i motivi di sintonia.

Joseph Ratzinger ha insistito sulla centralità della questione della fede nella società contemporanea, ha colto l’importanza della questione sociale dedicandogli l’enciclica ‘Caritas in veritate’, ha avuto uno stile di vita sobrio, ha severamente promosso una linea di trasparenza su questioni spinose come la pedofilia e le finanze vaticane, Ior compreso. Ha incontrato non poche resistenze, e dimettendosi ha rivoluzionato la storia della Chiesa.

Una rivoluzione proseguita, al Conclave, con la scelta del primo Papa latino-americano, del primo Papa gesuita, del primo Papa Francesco della storia. Il quale, consapevole della responsabilità, invita fedeli e interlocutori, con un sorriso, a pregare per lui. Benedetto XVI ha già assicurato la sua obbedienza al successore, prima ancora che venisse eletto, ed ha detto che intende seguire la vita della Chiesa in silenzio e in preghiera.

Dopo un paio di mesi in Castel Gandolfo si traferirà nel monastero Mater Ecclesiae dentro il Vaticano. Bergoglio ha telefonato al predecessore immediatamente dopo la fumata bianca, ha espresso più volte stima per Benedetto XVI (“Ha arricchito e rinvigorita la Chiesa con il suo magistero la sua bontà la sua guida la sua fede la sua umità e la sua mitezza”), lo ha chiamato nuovamente per fare gli auguri di buon onomastico il giorno di San Giuseppe. E ora, passati i primi concitati giorni del Pontificato e decantata la pressione mediatica, va a trovarlo.