Città del Vaticano, 24 marzo 2013  - Almeno 250mila fedeli, secondo la sala stampa vaticana, alla domenica delle Palme celebrata da Papa Francesco. Con un piviale rosso sulle spalle e una semplice mitria sul capo, Papa Francesco ha seguito in Piazza San Pietro, dall’obelisco al sagrato della Basilica, la solenne processione liturgica della Domenica delle Palme. In precedenza il nuovo Pontefice aveva benedetto le palme e gli ulivi.

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Al termine della processione ha poi presieduto la messa della Passione del Signore. Tra i fedeli presenti all’inizio del rito molti i giovani di Roma e di altre diocesi, che si preparano a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù 2013 che si terrà dal 23 al 28 luglio a Rio de Janeiro. Per decisione di Giovanni Paolo II, infatti, la domenica delle Palme coincide ogni anno con la celebrazione diocesana delle Gmg.

NON SIATE TRISTI - “Non siate mai uomini, donne tristi: un cristiano non può mai esserlo. Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento”, ha detto Papa Francesco nel corso dell’omelia

“La nostra - ha spiegato - non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma dall’aver incontrato una Persona: Gesù, dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti”.

BASTA GUERRE, VIOLENZE, CORRUZIONE - “Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all’umanità!”. Papa Francesco ha definito così “guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato”. “Non dobbiamo credere al Maligno che ci dice: non puoi fare nulla contro la violenza, la corruzione, l’ingiustizia, contro i tuoi peccati! Non dobbiamo mai abituarci al male!”, ha esortato rivolto ai fedeli.

Nell’omelia, la seconda pronunciata in piazza San Pietro dopo l’elezione dello scorso 13 marzo, il nuovo Pontefice ha ricordato il legame che esiste tra il male che ferisce la società, e in particolare i più deboli, e “i nostri peccati personali: le mancanze di amore e di rispetto verso Dio, verso il prossimo e verso l’intera creazione”. “Cari amici - ha scandito - “noi tutti possiamo vincere il male che c’è in noi e nel mondo: con Cristo, con il Bene!”.

“Ci sentiamo deboli, inadeguati, incapaci?”, ha chiesto ai fedeli. “Ma Dio - ha assicurato - non cerca mezzi potenti: è con la croce che ha vinto il male!”. “Con Cristo - ha spiegato - possiamo trasformare noi stessi e il mondo”. L’esortazione di Papa Francesco è dunque a “portare la vittoria della Croce di Cristo a tutti e dappertutto; portare questo amore grande di Dio”. “E questo - ha detto - chiede a tutti noi di non avere paura di uscire da noi stessi, di andare verso gli altri”.

LA SPERANZA - “Per favore non lasciatevi rubare la speranza!”, è stato il grido di Papa Francesco che ha aggiunto a braccio una forte denuncia del rischio che si ceda allo scoraggiamento. “In questo momento - ha detto a braccio esortando la folla - viene il diavolo mascherato da angelo e tante volte insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltiamolo, seguiamo Gesù”.

CITA BENEDETTO XVI E LA NONNA - “Penso a quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: voi siete principi ma di un Re crocifisso quello è il trono di Gesù”. Con queste parole Papa Francesco ha messo in guardia tutta la Chiesa da carrierismo e affarismo.
“Il denaro - ha aggiunto citando ora parole che gli aveva detto sua nonna quando era piccolo - nessuno può portarlo con sè deve lasciarlo, il sudario non ha tasche”.

GIOVANI ANZIANI - “Dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre, anche a 70 e 80 anni. Con Cristo il cuore non invecchia mai”, ha affermato Papa Francesco. “I giovani debbono dire al mondo - ha aggiunto - che è buono seguire Gesù, che è buono il messaggio di Gesù, che è buono uscire da se stessi, dalle periferie del mondo per seguire Gesù”. GUARDA IL VIDEO

SPORCIZIA - La parola “sporcizia” che Joseph Ratzinger aveva usato nel 2005 per descrivere i mali della Chiesa nell’ultima “Via Crucis” presieduta dal beato Giovanni Paolo II, è stata ripetuta oggi da Papa Francesco. “Gesù - ha detto nell’omelia della Domenica delle Palme - sulla Croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione”. Infatti, “prende su di sè il male, la sporcizia, il peccato del mondo, anche il nostro peccato, e lo lava, lo lava con il suo sangue, con la misericordia, con l’amore di Dio”.

GIORNATA DELLA GIOVENTU' - “Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do’ appuntamento in quella grande citta’ del Brasile!”. Con questo invito alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù Papa Francesco ha concluso l’omelia della Domenica delle Palme, seconda celebrazione in piazza San Pietro del suo Pontificato. “Preparatevi bene - ha esortato rivolto alle migliaia di giovani presenti in occasione della celebrazione diocesana della Giornata Mondiale della Gioventù- soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’Incontro sia un segno di fede per il mondo intero”.