CdV, 25 marzo 2013 - I dipendenti del Servizio Fotografico dell’Osservatore Romano, con il loro direttore, il salesiano don Sergio Pellini, e il direttore del giornale, professor Giovanni Maria Vian, hanno partecipato questa mattina alla messa celebrata da Papa Francesco nella Cappella della Domus Santa Marta.

Con il Pontefice hanno concelebrato anche oggi (come nei giorni scorsi) l’arcivescovo emerito di Quito, cardinale Raul Eduardo Vela Chiriboga, il segretario della Congregazione dei vescovi, monsignor Lorenzo Baldisseri, il direttore della Domus Santa Marta, monsignor Aldo Tolotto, e monsignor Alfred Xuareb che attualmente aiuta il nuovo Papa nelle funzioni di segretaria particolare.

 

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Dobbiamo imparare da Gesù anche la pazienza verso i peccatori e i nostri stessi peccati. Lo suggerisce Papa Francesco. Nell’omelia della messa di questa mattina, il Pontefice ha ricordato infatti che Giuda era noto per i suoi furti dalla cassa comune ma, ha sottolineato, “Gesù non gli ha detto: ‘Tu sei un ladro’. E’ stato paziente con Giuda, cercando di attirarlo a sé con la sua pazienza, con il suo amore”. “Ci farà bene pensare - in questa Settimana Santa ha affermato Papa Francesco - alla pazienza di Dio, a quella pazienza che il Signore ha con noi, con le nostre debolezze, con i nostri peccati”.

L’emblema dell’infinita pazienza che Dio ha per l’uomo è riflesso nell’infinita pazienza che Gesù ha per Giuda”, ha sintetizzato la Radio Vaticana. Papa Francesco ha preso spunto dalla scena del Vangelo di oggi, nel quale Giuda critica la scelta di Maria, sorella di Lazzaro, di ungere i piedi di Gesù con trecento grammi di prezioso profumo: meglio sarebbe stato - sostiene Giuda - venderlo e dare il ricavato ai poveri. Giovanni nota nel Vangelo che a Giuda non interessavano i poveri ma i soldi, che rubava.

Papa Francesco si è soffermato anche sul brano di Isaia della prima lettura, che nel presentare “l’icona di quel ‘servo di Dio’, ha sottolineato di Gesù la mitezza, la pazienza. Che è la pazienza di Dio stesso”. “Quando si pensa alla pazienza di Dio: quello è un mistero!”, ha esclamato Papa Francesco.

"Quanta pazienza ha Lui con noi! Facciamo tante cose, ma Lui è paziente”, sono state le parole del nuovo Pontefice. Il Signore, ha detto ancora citando la parabola del “Figliol prodigo”, è paziente “come quel padre che il Vangelo dice che ha visto il figlio da lontano, quel figlio che se n’era andato con tutti i soldi della sua eredità”. E perché, si è chiesto il Papa, l’ha visto da lontano? “Perché tutti i giorni andava in alto a guardare se il figlio tornava”. Questa, ha ripetuto Papa Francesco, “è la pazienza di Dio, questa è la pazienza di Gesù”.

“Pensiamo - ha poi concluso Bergoglio - a un rapporto personale, in questa Settimana: come è stata nella mia vita la pazienza di Gesù con me? Soltanto questo. E poi, uscirà dal nostro cuore una sola parola: ‘Grazie, Signore! Grazie per la tua pazienza”.

Alla messa questa mattina ha partecipato anche una piccola delegazione della Associazione “Tu es Petrus”, con il presidente Gianluca Barile, e la famiglia del medico pontificio e direttore dei servizi sanitari del Vaticano, professor Patrizio Polisca.

 

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PROGRAMMA PIENO PER IL PAPA DURANTE LA SETTIMANA SANTA - Papa Francesco vivrà nei prossimi giorni un vero e proprio “tour de forces” nella Settimana Santa che è iniziata oggi, con un calendario fittissimo di impegni. Mercoledì terrà la prima Udienza Generale del suo Pontificato in piazza San Pietro (si sono già prenotati oltre 15 mila fedeli). Giovedì nella Basilica Vaticana alle 9,30 presiederà la concelebrazione della Santa Messa Crismale con i cardinali, i patriarchi, gli arcivescovi, i vescovi e i preti (diocesani e religiosi) presenti a Roma. Nel pomeriggio, come è noto, celebrerà poi la messa “In coena Domini” nella Cappella dell’Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo” alle 17,30.

Venerdì si terrà la Calebrazione della Passione del Signore nella Basilica Vaticana alle ore 17 (l’omelia come sempre in quest’occasione sarà affidata al predicatore della casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa) e il Santo Padre presiederà la Liturgia della Parola, l’Adorazione della Croce e il Rito della Comunione. In serata, alle 21,15, Francesco raggiungerà il Colosseo dove - portando personalmente la Croce - presiederà il pio esercizio della “Via Crucis”, al termine del quale rivolgerà la sua parola ai fedeli e impartira’ la Benedizione Apostolica.

Sabato, poi alle ore 20,30 è prevista la veglia Pasquale. Il Santo Padre benedirà il fuoco nuovo nell’atrio della Basilica di San Pietro; dopo l’ingresso processionale in Basilica con il cero pasquale e il canto dell’Exsultet, presiederà la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica, che sarà concelebrata con i cardinali.

E come faceva Giovanni Paolo II fino al 2000, il nuovo Papa celebrerà poi una seconda messa di Pasqua sul Sagrato della Basilica Vaticana, domenica alle 10,15. Al termine della celebrazione, dalla loggia centrale della Basilica, impartirà la Benedizione “Urbi et Orbi”.

IL PATRIARCA GRECO-ORTODOSSO: C'E' POSSIBILITA' DI RIUNIFICARE LE CHIESE  - Per il patriarca ecumenico greco-ortodosso Bartolomeo I, che la settimana scorsa ha assistito alla messa di inizio del pontificato di papa Francesco, una riunificazione delle Chiese Ortodossa e di Roma mille anni dopo il Grande Scisma del 1054, è possibile, riferisce la stampa turca. In un incontro all’università Kadir Has di Istanbul, scrive Hurriyet, Bartolomeo I ha detto di ritenere che ‘’c’è una possibilità per le prossime generazioni di vedere le chiese d’Oriente e d’Occidente riunite’’.

IL PATRIARCA ORTODOSSO RUSSO REGALA AL PAPA ICONA SIMBOLO DI UMILTA', LUI LA REGALA A RATZINGER - Il patriarca ortodosso russo Kirill ha inviato in dono a papa Francesco esco un’icona simbolo dell’umiltà infusa dallo Spirito Santo e il nuovo Pontefice l’ha regalata al suo predecessore, Benedetto XVI. Lo riporta Interfax, raccontando che l’icona - una rappresentazione della Madonna, “Nostra signora dell’umiltà” - è stata inviata a Francesco tramite il metropolita Hilarion, che ha rappresentato il patriarcato moscovita all’insediamento, il 19 marzo, e ha poi avuto un incontro privato con il papa. “L’icona si chiama Nostra signora dell’umiltà e mi prenderò la libertà di dire una sola cosa: ho pensato a Lei, così umile come papa”, avrebbe detto Francesco, consegnando l’immagine sacra al papa emerito. “Grazie, che regalo!”, è stata la risposta di Ratzinger. Anche Kirill ha motivato il tema scelto per il suo dono. “I primi passi di Sua Santità dopo l’elezione sono stati contraddistinti da umiltà”, ha spiegato Hilarion. “Non conosco umiltà e vi chiedo di pregare affinchè Dio me la conceda”, ha risposto papa Francesco.

IL PAPA SCRIVE A DI SEGNI PER LA PASQUA EBRAICA  - “L’Onnipotente, che ha liberato il suo popolo dalla schiavitù dell’Egitto per guidarlo alla Terra Promessa, continui a liberarvi da ogni male e ad accompagnarvi con la sua benedizione”. Lo scrive Papa Francesco in una lettera indirizzata al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. “Vi chiedo - invoca Bergoglio - di pregare per me, mentre io assicuro la mia preghiera per voi, confidando di poter approfondire i legami di stima e di amicizia reciproca”.

E’ la seconda volta in dieci giorni che il nuovo Pontefice indirizza un messaggio alla Comunità Ebraica di Roma attraverso il rabbino capo Di Segni. Il primo messaggio era un caloroso e personale invito a partecipare alla celebrazione del 19 marzo per l’apertura del Pontificato. E questa mattina gli uffici della segreteria di Stato del Vaticano hanno fatto recapitare una lettera firmata da Papa Francesco al Capo Rabbino della Comunità Ebraica di Roma. Bergoglio porge gli auguri di buon Pesach a tutta la Comunità romana.

“Il Capo Rabbino - si legge in una nota diffusa dal periodico della Comunità, ‘Pagine Ebraiche’ - ha accolto con piacere gli auguri del Pontefice e lo ringrazierà nelle prossime ore, porgendo a Papa Francesco i migliori auguri per la Pasqua Cristiana”.

BIGLIETTI ATAC PER FESTEGGIARE NUOVO PAPA - Papa Francesco che saluta la folla dal balcone di San Pietro nel giorno della sua elezione: questa l’immagine che Atac farà stampare su un milione di biglietti del trasporto pubblico di Roma, per celebrare l’arrivo del nuovo Pontefice. I nuovi Bit (Biglietto integrato a tempo) con l’immagine di Papa Francesco saranno in vendita, in edizione limitata, a partire dal 27 marzo nelle biglietterie Atac presenti in metropolitana, in quelle mobili dedicate all’iniziativa e dislocate lungo i flussi principali della mobilità cittadina, nei punti vendita della rete indiretta (tabaccherie, edicole, ecc.) di cui 200 nel centro di Roma.