Roma, 5 aprile 2013 - La pressione fiscale raggiunge nel quarto trimestre 2012 il 52%, con un aumento di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che la pressione fiscale risulta pari nel 2012 al 44%, in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.  Le entrate totali, rileva l’Istat, sono cresciute, in termini tendenziali, del 2,4%; la loro incidenza sul Pil è stata del 56,3%, in significativo aumento dal 54,5% del corrispondente trimestre del 2011. La pressione fiscale al 44% nel 2012 è il livello più alto almeno dal 1990, inizio delle serie omogenee.

TARES - "La Tares doveva essere una tassa per pagare i rifiuti e invece viene prelevata dallo Stato; almeno, a differenza dell’Imu, molti cittadini avranno chiaro a dicembre prossimo che stanno pagando una nuova minipatrimoniale’’: lo ha riferito il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, alla trasmissione ‘La telefonata’ di Canale 5.

FEDERCONSUMATORI - Piace ai consumatori il rinvio dell’applicazione della nuova Tares a gennaio del 2014 proposto ieri dal Pd. “Da mesi rivendicavamo e denunciavamo gli effetti disastrosi che l’incredibile aumento della tassazione avrebbe avuto sulle tasche dei cittadini: tra Iva, Tares e addizionali territoriali la batosta nel 2013 sarebbe stata di +421 Euro” spiega in una nota Federconsumatori. “Solo per quanto riguarda il tributo relativo ai rifiuti - prosegue la nota - gli aggravi dovuti al passaggio da Tia a Tares sono in media 45,78 Euro, e per il passaggio da Tarsu a Tares di 45,73 Euro”. Tocca al Governo decidere, ma secondo Federconsumatori “dal momento che per il 2013 i cittadini continueranno a pagare Tarsu e Tia, chiediamo che in tale decreto il Governo dia finalmente applicazione alle sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, che hanno dichiarato illegittima l’applicazione dell’iva sulla Tia, sentenze fino ad ora ignorate dal Governo”. Nonostante tali pronunciamenti, infatti, secondo Federconsumatori, “molti comuni e aziende continuano a fare orecchie da mercante, applicando l’iva su quella che è stata definita una tassa e non una tariffa”.

In ogni caso lo slittamento dell’introduzione della nuova Tares non risparmia del tutto i cittadini che saranno tenuti entro dicembre al pagamento per i cosiddetti servizi indivisibili (illuminazione e manutenzione strade, ecc.) per cui si prevede un aggravio dai 30 ai 40 centesimi al metro quadro per appartamento. “Per quanto riguarda il tributo sui rifiuti in vigore dal 2014, inoltre, chiediamo che vengano mantenute le formule di pagamento preesistenti (bollettino, RID, ecc.), ma soprattutto riteniamo fondamentale la definizione di forme di compensazione sociale per i bassi redditi o per situazioni particolari in cui siano sopraggiunte mobilità, disoccupazione, particolari condizioni di difficoltà, stante il crescente fenomeno della morosità e/o insolvenza oltre maggiore chiarezza sulle tariffe stesse” conclude Mauro Zanini, vicepresidente Federconsumatori.