Perugia, 11 aprile 2013 - Svolta nell'indagine sul delitto di Alessandro Polizzi, il giovane operaio ucciso a Perugia nella notte tra il 25 e il 26 marzo in un appartamento di via Ricci, e sul ferimento della fidanzata Julia Tosti. La polizia del capoluogo umbro ha arrestato Riccardo Menenti e il figlio Valerio con l'accusa di essere, rispettivamente, l'esecutore materiale e il mandante dell'omicidio.

Nei capi d’imputazione indicati nell’ordinanza firmata dal gip, su richiesta della procura, viene contestata la premeditazione e la crudeltà verso le persone. A Valerio, 26 anni, e Riccardo Menenti, 54, viene tra l’altro contestato di avere "infierito" su Polizzi e Tosti colpendoli con numerosi colpi alla testa con uno svitabulloni.

Dopo che un unico colpo di pistola Beretta modello 1934 aveva aveva ferito mortalmente a un fianco il giovane e ferito al braccio destro la sua fidanzata. Nei capi d’accusa si sostiene che Valerio Menenti era stato picchiato in più occasioni da Polizzi perché, a sua volta, aveva picchiato Julia Tosti, sua ex fidanzata e attuale compagna della vittima.

I due Menenti erano stati iscritti nel registro degli indagati già nei primi giorni dell’indagine. La notte dell'omicidio Valerio si trovava in ospedale proprio per una lite con lo stesso Polizzi. Sia lui che il padre si sono sempre professati innocenti. La procura ha precisato che le indagini proseguono.

IL PIANTO DI JULIA - Nell'apprendere la notizia Julia Tosti è scoppiata a piangere e ha detto: "Penso ad Alessandro, il mio amore...". Lo ha riferito il suo avvocato Luca Maori. "Ho avvertito io Julia - ha spiegato il legale - per evitarle di essere importunata in queste ore molto delicate. E’ scoppiata subito in pianto: in un certo senso per lei e’ stata una liberazione perché con l’assassino libero temeva per la sua vita". Ma il suo primissimo pensiero è stato per il fidanzato morto. In lacrime anche i suoi familiari, che proprio oggi hanno fatto installare un portone blindato alla casa dove abitano. "Per quanto le notizie sull’ottimo lavoro degli inquirenti la sollevino - ha concluso Maori -, resta comunque in Julia la disperazione per aver perso Alex".

L'OMICIDIO - L’omicidio era avvenuto in piena notte. Secondo la ricostruzione dei fatti da parte della polizia, intorno alle 3 un uomo, con il volto coperto da un passamontagna, era entrato nell’appartamento al terzo piano, dopo avere sfondato la porta e aveva sparato alcuni colpi di pistola. I due giovani avevano provato a reagire ed erano stati raggiunti da diverse sprangate alla testa. Alessandro era morto subito dopo, raggiunto da un colpo di pistola ai polmoni. Lo stesso proiettile aveva poi ferito Julia a una mano. La giovane è stata operata, all’ospedale di Perugia ed ora si trova ora in una localita’ protetta, insieme alla sua famiglia, assistita da uno psicologo. L’assassino, prima di fuggire, aveva perso la pistola, una vecchia calibro 9 ritrovata nell’appartamento.