Roma, 12 aprile 2013 - A distanza di un mese dalla sua elezione Papa Bergoglio è apprezzato dal 92% degli italiani e riesce a far breccia anche tra i non cattolici. Questo il risultato di un sondaggio realizzato da IPR Marketing.

IPR Marketing, che aveva sondato l'opinione degli italiani dopo l'elezione, ha effettuato un nuovo sondaggio e quello che emerge è una quasi in totale sintonia con Papa Francesco, tanto che la fiducia cresce di oltre 10 punti, arrivando all'84%.

Se da parte dei cattolici era lecito attendersi più attenzione e benevolenza (e infatti tra i cattolici il livello aumenta fino a raggiungere la quasi totalità, con il 97%) è da notare che anche tra i non cattolici si raggiunge un alto livello di fiducia (62%) che non era per niente scontato.

Papa Francesco è considerato vicino ai fedeli, umile, determinato, vicino ai giovani, autorevole, onesto, sincero, moderno, tanto che l'opinione positiva nei suoi confronti raggiunge la vetta del 92% (il 77% da parte dei non cattolici).  Grazie a Papa Francesco, un italiano su due dichiara di sentirsi più vicino alla Chiesa ed è significativo che anche in questo caso tra i non cattolici siano quasi due su dieci (18%) coloro che si sentono avvicinati dalla figura del nuovo Pontefice.

Ma solo l'11% sostiene che cambierà le proprie abitudini recandosi più spesso a Messa. La vicinanza non corrisponde però alla fiducia, se i cattolici si dividono (per il 45% non cambia nulla, mentre Il 47% degli intervistati grazie a Papa Francesco ha più fiducia nella Chiesa) per la maggioranza (67%) dei non credenti il rapporto con le istituzioni rimane inalterato.

Ma di cosa dovrà occuparsi Bergoglio? Quali modifiche si aspettano gli italiani? Quali i problemi più urgenti a cui far fronte? In testa a tutte le questioni di cui occuparsi c'è il dilagare della pedofilia. A distanza di un mese, però, sembra preoccupare leggermente meno: se prima era il 67% degli italiani a ritenerlo un problema prioritario ora è il 60%.

Lo stesso numero di intervistati sostiene che vadano affrontate immediatamente le tematiche legate alla Banca dello Ior, che preoccupa soprattutto i non credenti (il 76%), ma anche la metà dei cattolici. Le aspettative verso Bergoglio sembrano riguardare più i rapporti con la società che le questioni dottrinali: solo il 18% crede che la crisi delle vocazioni sia un problema urgente.

Aumentano invece gli italiani che chiedono di riflettere sul celibato dei sacerdoti, attualmente sono il 36% contro il 18% di un mese fa. Sarà per questo che un italiano su due vorrebbe affidare a Papa Papa Francesco il compito di interprete dell'ammodernamento della Chiesa.