Città del Vaticano, 17 aprile 2013 - Papa Francesco è stato accolto in piazza San Pietro da oltre 80mila fedeli, in gran parte italiani, che partecipano all’Udienza Generale. In particolare ci sono oggi consistenti pellegrinaggi dal Triveneto, dalle Marche, dalla Campania, dalla Basilicata, dalla Calabria e dalla Sardegna. Al suo arrivo, il nuovo Pontefice ha compiuto un lungo giro in jeep scoperta tra i diversi settori, tutti gremiti.

Il Pontefice ha salutato e benedetto la  folla, fermandosi frequentemente per baciare e accarezzare bambini e neonati, che gli vengono avvicinati dagli uomini della sicurezza. Grande l’entusiasmo dei presenti, che sventolano bandiere e salutano il Papa a gran voce.

LO ZUCCHETTO SCAMBIATO - Durante il giro prima dell’udienza generale, Papa Francesco a un certo punto ha fatto sosta per ricevere dalle mani di un fedele uno zucchetto bianco: subito il Pontefice si è tolto il suo dalla testa, consegnandolo al fedele che era oltre la transenna, e si è posto quello nuovo sul capo, tenendolo poi per l’udienza.

GESU' AVVOCATO - Gesù è “presso” Dio e “intercede” per gli uomini, ha detto il Papa nel corso dell’udienza generale. “Egli - ha detto Francesco - è il nostro avvocato: che bello sentire questo! Quando uno è chiamato dal giudice o ha una causa, la prima cosa che fa è chiamare un avvocato perché lo difenda: noi ne abbiamo uno che ci difende sempre, ci difende dell’insidia del diavolo, da no stessi e dai nostri peccati! Carissimi fratelli e sorelle - ha proseguito Bergoglio ta gli applausi - abbiamo questo avvocato: non abbiamo paura di andare da lui e chiedere perdono, chiedere benedizione e misericordia: lui ci perdona sempre, ci difende sempre, non dimenticatelo”.

OPERAI SARDI - Fuori programma in piazza San Pietro. Il Papa a fine dell’udienza generale ha salutato gli operai sardi della E.On - da settimane in protesta con l’azienda per i tagli previsti - che non sono riusciti ad arrivare a Roma a causa di un ritardo dell’aereo.

“Vorrei salutare gli operai della E.On: il loro aereo ha avuto un ritardo di tre ore e non sono riusciti ad arrivare, ma li portiamo comunque nel cuore”, ha detto Papa Francesco.
I 50 operai di Fiume Santo del gruppo sardo, accompagnati dall’arcivescovo di Sassari mons. Paolo Atzei, erano pronti a partire per esser ricevuti a San Pietro da Bergoglio ma l’aereo Alghero-Roma delle 7,05 sarebbe slittato alle 9,30 e così è saltato il viaggio.

TERREMOTO IN IRAN  - “Ho appreso con tristezza del violento sisma che ha colpito le popolazioni dell’Iran e del Pakistan, portando morte, sofferenza, distruzione”. Così il Papa a conclusione dell’udienza generale in piazza San Pietro.
“Innalzo una preghiera a Dio per le vittime e per tutti coloro che sono nel dolore e desidero manifestare al popolo iraniano e a quello pakistano la mia vicinanza”.
 

ENTUSIASMO E GIOVANI - "Non si può capire un giovane senza entusiasmo", è quanto ha affermato papa Francesco ‘a braccio’, con intento incoraggiante per le nuove generazioni, al termine dell’udienza generale.
Salutando i fedeli di lingua italiana, e in particolare i giovani, il Papa ha detto: "il Signore risorto riempia del suo amore il cuore di ciascuno di voi, cari giovani, di voi studenti oggi cosi’ numerosi, perche’ siate pronti a seguirlo con entusiasmo". Quindi ha ribadito, fuori dal testo scritto: "Non si può capire un giovane senza entusiasmo. Seguire il Signore con entusiasmo e lasciarsi guardare da lui".