Genova, 8 maggio 2013 - La torre piloti crollata nel porto di Genova era una vera e propria torre di controllo che guidava i traffici, esattamente come quelle aeroportuali.

Era alta 50 metri, in cemento e vetro. Era stata costruita nel 1997 e da allora era considerata ‘’l’altra Lanterna’’ del porto. La Torre aveva la sala di controllo all’altezza dei 40 metri e da lì gli operatori potevano controllare ogni movimento in atto nello scalo, coordinando attracchi, entrate, uscite.

La sala aveva una superficie di 165 metri quadri e, al suo interno, aveva la sede dei Piloti del Porto.
Prima che la struttura fosse realizzata, i piloti a Genova operavano in una torretta più piccola, situata sempre nella zona del Molo Giano. Ma i crescenti traffici nello scalo genovese avevano indotto l’Autorità Portuale a realizzare la nuova torre, in tutto e per tutto simile alla torre di controllo di un aeroporto.

La struttura era il ‘cervello’ operativo della Capitaneria di Porto di Genova. Era divisa in due livelli: una prima zona operativa, dove erano custodite apparecchiature di supporto, e una seconda al piano superiore dotata degli strumenti per effettuare le diverse operazioni di controllo del traffico marittimo portuale.
Da lassù gli operatori della Capitaneria svolgevano il loro lavoro, in modo analogo a quello di un controllore di volo.