Chieti, 14 maggio 2013  - L’ultimo alterco con il figlio le è stato fatale: Arcangelina Silvestri, 83 anni, residente a Chieti Scalo, in via Scanno, è stata strozzata dal figlio 52enne Domiziano Di Domizio che le ha stretto le mani alla gola come una morsa fino a quando la donna non respirava più.

A trovare il corpo senza vita dell’anziana, maestra in pensione, come il marito morto 9 anni fa, è stata la figlia Rita, che vive nella stessa abitazione. La donna si era preoccupata perché la madre non le rispondeva ed ha avvisato i vigili del fuoco.

Quando sono entrati in casa, Di Domizio, in cura presso il centro di igiene mentale da diversi anni, si trovava sul balcone in stato di agitazione psicomotoria. Sul posto sono intervenuti il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani, il capo della Mobile, Francesco Costantini, il medico legale Cristian D’Ovidio e gli uomini della polizia scientifica.

Trasportato al policlinico, Di Domizio ha subito ammesso le sue responsabilità al medico. “C’è stato l’ultimo rimprovero - ha raccontato - poi non so cosa mi sia successo”. L’uomo era in cura al Sert a causa di un incidente stradale che lo aveva segnato nel fisico e nella mente. Le discussioni con la madre erano frequenti, ma sempre legate a motivi apparentemente banali. Attualmente Di Domizio si trova nel carcere di Chieti.