Roma, 4 giugno 2013  - Il divieto della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici deciso in Francia non dovrebbe diventare realtà anche in Italia, anche se si va verso il giro di vite nelle scuole. Dell’uso delle 'e-cig' si è parlato nel pomeriggio in una riunione del Consiglio superiore di Sanità (Css), dove il tema era in programma già prima della stretta del governo francese.

Il parere del Css, trasmesso al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, indicherebbe precauzioni per l’utilizzo delle sigarette elettroniche fra i giovani e categorie a rischio come le donne in gravidanza. La sigaretta elettronica deve essere vietata nelle scuole, sostiene il Css. Gli esperti dell’organo consultivo del ministero si sono avvalsi anche del contribuito dell’Agenzia del farmaco e delle rappresentanze delle industrie.