Roma, 21 giugno 2013 - Sono 520mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore da inizio anno, con 460 milioni di ore nei primi cinque mesi, ed una perdita secca in busta paga per i dipendenti coinvolti di 1,7 miliardi, pari a una riduzione del salario di circa 3.300 euro al netto delle tasse. Lo rileva la Cgil: "Numeri spaventosi, segno della crisi profondissima".

I dati di maggio dell’osservatorio cig della Cgil, osserva la segretaria confederale Elena Lattuada, ‘’confermano per l’ennesima volta come il trend ci porti inesorabilmente, anche per il 2013, al miliardo di ore di cassa integrazione, che si sommeranno alle 4,4 mld di ore messe a segno negli ultimi cinque anni’’. Per la Cgil, che domani sara’ in piazza a Roma con Cisl e Uil, ‘’servono risposte urgenti: il lavoro e’ la vera emergenza’’. A maggio le ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, sono state 89.315.049, in flessione sul mese precedente per un -10,68%. Nel periodo gennaio-maggio, rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno, l’aumento e’ del +6,74% per un totale di ore pari a 457.258.239.

Nel dettaglio, la cassa integrazione ordinaria cala a maggio sul mese precedente del -7,53%, mentre da inizio anno segna +22,56% sui primi cinque mesi del 2012.
La cig straordinaria cala su aprile del 30,39% mentre nel periodo gennaio-maggio segna un +27,42% sullo stesso periodo del 2012. La Cig in deroga ‘’esplode a maggio, sul mese precedente, di un +139,02%’’; e ‘’nei primi cinque mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso e’ in calo del 29,15% Nelle regioni del nord si registra il ricorso piu’ alto alla cassa integrazione. (al primo posto la Lombardia, poi il Piemonte e il Veneto). Nel centro primeggia il Lazio. Nel Mezzogiorno e’ la Campania.

Tra i diversi settori, è ancora la meccanica a registrare il ricorso più alto alla Cig. Poi l’edilizia che sorpassa il commercio. ‘’Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (11 settimane) - calcola la Cgil - sono coinvolti nel periodo gennaio-maggio 1.048.757 lavoratori in cig ordinaria, straordinaria e inderoga. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 22 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attivita’ produttiva per 524.379 lavoratori, di cui 215 mila in cig straordinaria e 177 mila in cig in deroga’’.