Roma, 25 giugno 2013 - Il 31 dicembre 2012 risiedevano in Italia 59.685.227 persone, di cui piu' di 4milioni e 300mila (7,4%) di cittadinanza straniera. Lo rileva l'Istat nel bilancio demografico nazionale relativo al 2012. Nel corso dello scorso anno la popolazione è cresciuta di 291.020 unità, pari al +0,5%.

Il movimento naturale della popolazione, infatti, ha fatto registrare un saldo negativo di circa 79 mila unità. In particolare, sono stati registrati più di 12 mila nati in meno rispetto all'anno precedente e circa 19 mila morti in più. Il saldo naturale, dato dalla differenza tra nati e morti, è quindi risultato negativo per 78.697 unità, che rappresenta un picco negativo mai raggiunto prima, ancora più elevato di quello del 2003, quando la mortalità fece registrare valori particolarmente elevati nei mesi giugno-agosto a causa di una eccezionale ondata di calore. Il saldo naturale è negativo ovunque, con la sola eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano e della Campania.

Al contrario, il movimento migratorio con l’estero nel 2012 ha fatto registrare un saldo positivo pari a circa 245 mila unità. Complessivamente, la variazione della popolazione è stata determinata dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo negativo del movimento naturale, pari a -78.697 unità, il saldo positivo del movimento migratorio con l'estero, pari a +244.556, il saldo dovuto alle rettifiche post censuarie, pari a +165.715 unità, il saldo per altri motivi e per movimento interno pari a -39.977 unità.