Roma, 10 luglio 2013 - In Italia continuano a calare gli incidenti sul lavoro. Sono state registrate - comunica l'Inail nell'ultimo rapporto annuale presentato in Parlamento - 745 mila denunce di infortuni accaduti nel 2012. Rispetto al 2011 si ha una diminuzione di circa il 9%, il 23% in meno rispetto al 2008. Gli effettivi infortuni sul lavoro sono circa 500 mila (più del 18% "fuori dell'azienda", cioè "con mezzo di trasporto" o "in itinere").

CIFRE RIVELATRICI - Delle 1.296 denunce di infortunio mortale, quelle accertate "sul lavoro" sono 790 (di cui più del 50% - 409 - "fuori dell'azienda"). Perciò anche se i 25 casi ancora in istruttoria fossero tutti riconosciuti "sul lavoro" si avrebbe una riduzione del 6% rispetto al 2011 e del 27% rispetto al 2008. Gli infortuni sul lavoro hanno causato più di 12 milioni di giornate di inabilità con costo a carico dell'Inail; in media 80 giorni per infortuni che hanno provocato menomazione, 19 per infortuni senza menomazione.

INDICE DI SINISTROSITA' - Le prime elaborazioni dell'indice di sinistrosità mostrano (sull'intero insieme degli infortuni sul lavoro negli anni 2008- 2010) un andamento lievemente decrescente, al livello di 2,6 ogni 100 addetti esposti al rischio per un anno: i casi mortali si mantengono al livello di 4 ogni 100.000 addetti.

SODDISFAZIONE QUIRINALE - Il resoconto dell'Istituto, al quale è stato assegnato il 'Good practice award 2013' dell'International Social Security Association, nell'ambito del concorso 'Buone pratiche per l'Europa', è stato favorevolmente accolto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che se da un lato ha mostrato soddisfazione per i progressi in tema di sicurezza sul lavoro, dall'altro ha invitato a "non abbassare la guardia" e a mantenere un "livello di controllo altissimo in tutti i settori, con una particolare attenzione all'uso e allo smaltimento improprio di sostanze e materiali nocivi, come l'amianto".

'PIU' FORMAZIONE' - "Auspico che il calo del trend di riduzione degli incidenti, per fortuna solo in parte legato alla crisi economica e in parte significativa alla prevenzione maggiore, possa accelerare e ridursi ancora di più" è stato invece il commento del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che ha ricordato di aver "deciso di adeguare con aumento del 10% le ammende per le contravvenzioni sulla sicurezza e di aumentare ogni anno, indicizzandole, queste sanzioni", il cui 50% sarà destinato ad incrementare l'attività di formazione in materia di sicurezza.