di Giorgio Caccamo

Roma, 17 luglio 2013 - Gli dedicano copertine patinate, si vendono cartoline e santini con la sua figura sorridente, statue e murales lo celebrano. Papa Francesco, il pontefice umile fin dal nome, è già un’icona, quasi pop. Lui ci mette del suo, stravolgendo il protocollo e sfidando la curia. Preferendo Lampedusa e il dramma dei migranti in mare a un pellegrinaggio a Fatima o a Lourdes. L’ultimo numero di Vanity Fair lo elegge con largo anticipo ‘uomo dell’anno’ — chissà cosa ne penseranno i colleghi americani di Time — e lo piazza tra un servizio di moda, una cronaca mondana e qualche indiscrezione di gossip.

Persino in uno storico tempio della cultura di sinistra come le librerie Feltrinelli, tutto ciò che riguarda il papa venuto "dalla fine del mondo" suscita interesse e curiosità. E vende. Alla Feltrinelli di via dei Mille, nella ‘rossa’ Bologna, per esempio, decine e decine di persone hanno comprato, dal momento dell’elezione al soglio, le cartoline edita dalla San Paolo, con il papa benedicente e l’immancabile sorriso. "I tempi cambiano — spiegano dal negozio —, non ci sono più le differenze di una volta e riconosciamo il valore del pensiero della Chiesa. Nessuna discriminazione religiosa o politica". Certo, sul bancone c’è spazio anche per un gioco, il ‘bowling delle suore’, in cui quelle che Francesco ha invitato a essere "madri e non zitelle" fanno addirittura la parte dei birilli. Il sacro e il profano, in nome dei tempi che cambiano.

Quello che conta è che Jorge Mario Bergoglio, il primo papa americano, il primo a chiamarsi come il santo poverello, continua a suscitare simpatie e curiosità, anche da parte di chi non crede. "È una figura molto popolare, soprattutto dopo l’elezione è stato una grossa novità», racconta un impiegato della Feltrinelli di via dei Mille. «Diciamo che siamo ancora molto lontani dalla popolarità che aveva papa Wojtyla, ma sicuramente non c’è paragone con il suo predecessore Benedetto XVI". Che aveva invece «una capacità comunicativa per niente semplice, poco apprezzata". E così i clienti della libreria si fermano davanti alla foto sorridente del Santo Padre e molti di loro sono ben contenti di spendere un euro. A 76 anni Bergoglio si può fregiare del titolo di 'Papa coraggio', come lo chiama in copertina Vanity Fair, talmente conquistata dal vescovo di Roma da considerarlo "già in testa alla classifica dei leader mondiali che fanno la storia". In attesa che la sua rivoluzione non sia fatta solo di gesti, sorrisi e parole gentili, ma anche di riforme e cambiamenti radicali. Allora sì che diventerà davvero un’icona. E non solo sui giornali o in libreria.