Roma, 27 luglio 2013 - “Il coraggio e l’ottimismo per cambiare le cose deve soprattutto partire dalla base e arrivare alle istituzioni”. Così sul suo profilo Twitter il ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge risponde all’episodio di razzismo di ieri sera durante la festa del Pd a Cervia, dove alcuni dei presenti hanno lanciato contro il ministro sul palco delle banane che sono finite nelle prime file degli spettatori. “Con la gente che muore di fame e la crisi sprecare cibo così è triste”, aveva risposto la Kyenge dopo tale episodio. “Il 30 di luglio - ha ancora twittato il ministro - con l’Unar parte l’elaborazione del piano contro il razzismo rispettando le convenzioni internazionali”.

LA FESTA DI SEL A SESTO SAN GIOVANNI - Il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha salutato con un lungo abbraccio il ministro dell’integrazione Cecile Kyenge, arrivando alla festa nazionale di Sel a Sesto San Giovanni (Milano). “Credo che il che il problema non sia mio, c’è qualcuno che non sta bene e che manifesta disagio, il mio compito è ascoltare questo disagio”, ha detto Cecile Kyenge commentando l'episodio delle banane.

Secondo il ministro Kyenge, comunque "questo non è un Paese che sta male, è un Paese che sta affrontando un cambiamento culturale, che si sta confrontando in maniera seria con le nuove comunità e le nuove culture". Sempre secondo il ministro, però, il fenomeno dell’immigrazione e dell’integrazione"è stato comunicato male negli ultimi anni", mentre gli stranieri nati negli anni ‘90 "oggi sono la realtà".

E in ogni caso il ministro dichiara: "Sono fiera di essere italiana". E ancora: "La violenza è la violenza. Il mio modo di rispondere alla violenza è la non violenza ma quello che serve è più la comunicazione e applicare gli strumenti legislativi che già ci sono”,  ha detto dal palco della sottolineando che la sola “battaglia culturale” che sta conducendo non basta.

BOLDRINI NE ELOGIA LA SAGGEZZA - Laura Boldrini ha elogiato il comportamento attraverso il quale Cecile Kyenge “riesce a metabolizzare, in modo molto saggio” gli insulti di cui è fatta oggetto. Il Ministro per l’Integrazione, ha sostenuto la Presidente della Camera in un dibattito al suo fianco, “riesce a riscattare chi l’insulta: non si piega all’odio, lo rimanda al mittente e ci fa sperare che ci sia un’altra via all’odio, fatta di sobrietà ed ironia”. Con questo atteggiamento, Kyenge ci fa capire che gli insulti sono altro da sè e che non si abbasserà mai a quel livello, perchè “se lo facesse, perderebbe la battaglia culturale e Cecile non la perderà”.

Boldrini “ha definito molto grave” il lancio di banane al palco della festa di Cervia. Il Ministro, ha affermato, è “catalizzatore di molta violenza e rabbia nel nostro Paese”. Ma, ha aggiunto, “sono grata a lei perchè ci consente di andare oltre l’odio e di vedere che c’è un’alternativa”.

DELRIO - Sono già diversi, nella prima mattinata, i messaggi di solidarietà e di appoggio su Twitter a Cecile Kyenge: ‘’con la gente che muore di fame e la crisi sprecare cibo cosi’ è tristè’. Il collega di Governo Graziano Delrio scrive: ‘’brava Cecile, e comunque le italiane e gli italiani sono con tè’. ‘’Cecile grande!’’, twitta Pippo Civati, mentre Sergio Lo Giudice commenta: ‘’brava Cecile, una lezione di stile a quei quattro selvaggi che infangano l’Italia. Ogni offesa a te è un’offesa alla Costituzionè’. E il segretario Pd dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: ‘’cara Cecile la tua civile determinazione è la loro sconfittà’.

POLVERINI - “Solidarietà al Ministro Kyenge per l’ennesimo episodio di intolleranza che ha dovuto subire ieri sera. Quello che è accaduto è inqualificabile: il razzismo non ha alibi e non merita tolleranza. Occorre vigilare e contrastare su tutti i piani possibili questi fenomeni di discriminazione, non si puo’ continuare ad avere una visione del mondo cosi’ profondamente nazionalista e razzista senza riuscire a capire che le persone appartenenti a Paesi diversi sono una risorsa per l’Italia e non una minaccia”. Cosi’ in una nota la deputata Pdl Renata Polverini.

ERRANI - ‘’Cara Cecile, sono accanto a te con una forte solidarietà di fronte ai nuovi gesti di intolleranza e razzismo che ti sono stati rivolti’’. Il presidente della Regione Vasco Errani, con una sua nota, ha rivolto un’espressione personale di vicinanza al ministro dell’integrazione Cecile Kyenge.

MARONI - ‘’Non so che cosa sia successo esattamente, non riguarda la Legà’. Così, a margine dell’assemblea programmatica della Lega Nord a Cesenatico, che vede coinvolte Romagna, Marche, Umbria e Toscana, il segretario del Carroccio, Roberto Maroni, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull’attacco razzista di ieri sera a Cervia al ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. C’è un brutto clima nel paese? è stato chiesto ancora. ‘’Non riguarda la Legà’ ha risposto Maroni. Poi Maroni ha annunciato che il 3 agosto, giorno di apertura della Festa della Lega a Cervia ci sarà un faccia a faccia tra il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, proprio a Cervia - nel corso della festa della Lega - città in cui ieri è stata oggetto di attacchi razzisti. A presentare l’incontro il segretario della Lega Nord Romagna, Gianluca Pini, e quello del Carroccio, Roberto Maroni, secondo cui ‘’non abbiamo bisogno di lanciare insulti’’.

Sabato prossimo ‘’caso inedito - ha spiegato Pini a margine dell’assemblea programmatica della Lega Nord a Cesenatico - avremo il ministro Kyenge ospite alla festa della Lega con Zaia nella stessa sede in cui ieri è successo il fattaccio. Ha accettato l’invito - ha proseguito Pini - sapendo che ci siamo sempre contraddistinti in Romagna per cercare il dialogo e il confronto tentando di spiegarle che il suo modello sull’immigrazione è quanto è piu’ pericoloso’’ possa esserci. ‘’E non abbiamo bisogno di lanciare insulti - ha argomentato Maroni - perchè sul piano dialettico vinciamo noi. Sono in grado di dimostrare, atti alla mano, che lo ius soli è un errore grave perché compromette il nostro stato sociale in tutte le sue articolazioni e la nostra tenuta socialè’. A giudizio di Maroni, quando di alzano i toni tutto cio’ potrebbe essere ‘’cancellato da un insulto: è un errore politico grave. Bene il confronto con Zaia e Kyenge - ha concluso -: li’ si vedrà quanto le nostre idee siano giuste e le sue idee siano sbagliatè’.