Bari, 4 agosto 2013 - Un incendio è divampato nella centrale termoelettrica Enel a Bari in via Bruno Buozzi 35. Sul posto squadre di vigili del fuoco sono intente a spegnere le fiamme. Secondo quanto si apprende a causare il fuoco potrebbe essere stato un cortocircuito.

I vigili del fuoco di Bari hanno ricevuto la segnalazione dell’incendio alle 12.55 e tuttora sono impegnati nelle operazioni di spegnimento. L’incendio nell’azienda risulta essere di vaste proporzioni, ma non ci sono persone coinvolte. Numerose squadre di vigili sono accorse per cercare di domare le fiamme. Non sono ancora chiare le cause all’origine dell’incendio, che può essere divampato da un trasformatore come da un quadro elettrico della centrale.

La centrale, al momento dell’incendio, non era attiva poiché di solito entra in funzione per stabilizzare la situazione della rete in caso di guasti o per sopperire ad altra centrale quando questa è in manutenzione. Sul posto sono presenti anche tecnici dell’Arpa Puglia.

L’incendio alla centrale Enel di Bari "è sempre stato sotto controllo e non ci sono mai stati pericoli di esplosione o di propagazione", grazie all’ intervento dei Vigili del fuoco e delle squadre di emergenza dell’Enel che "hanno verosimilmente individuato la causa dell’ incendio nel surriscaldamento dei quadri elettrici principali della centrale". E non c’è alcun rischio per la salute pubblica. Lo riferisce in una nota il sindaco di Bari, Michele Emiliano.

‘’Il principale problema riscontrato - prosegue la nota - è stato quello del denso fumo che ha provocato disagi alla popolazione residente nei pressi della centrale, e su queste emissioni sono in corso le analisi da parte dell’Arpa, che ha subito installato centraline elettroniche di monitoraggio della qualità dell’aria. Dalle misurazioni sulla qualità dell’aria non ci sono rischi per la salute pubblica".

Il fumo sarebbe stato causato dal materiale autoestinguente di cui sono composti i cavi elettrici surriscaldati. "Se sarà confermata questa ipotesi, già molto probabile - sostiene Emiliano - le preoccupazioni sull’inquinamento dell’aria potranno essere rapidamente dissolte, poiché i materiali in oggetto sono a norma di legge e quindi compatibili con la tutela dell’aria anche in caso di incendio’’. Gli agenti della Polizia municipale stanno regolando il traffico automobilistico nella zona, reso difficoltoso dal fumo, ed hanno avvisato la popolazione residente di tenere finestre chiuse e di non uscire di casa fino a quando non sarà cessata l’emergenza.