Venezia, 17 agosto 2013 - Durante una manovra di avvicinamento al Ponte di Rialto, un vaporetto si è scontrato con una gondola sul Canal Grande a Venezia, all’altezza del ponte di Rialto. Sulla gondola viaggiava una famiglia di turisti tedeschi composta da 5 persone, genitori e figli. Nell’urto sono finiti tutti in acqua, compreso il gondoliere. Un turista tedesco di 50 anni è morto poco dopo in ospedale. La figlia di tre anni è rimasta ferita anche lei nello scontro; salvi altri due suoi fratelli piccoli.

La vittima si chiamava Joachim Reinhardt Vogel, 50 anni. L’uomo era un criminologo, è stato un ordinario di diritto penale all’Università ‘Ludwig-Maximilian’ di Monaco. Sarebbe deceduto a causa delle gravi lesioni provocate dallo schiacciamento del torace. L’uomo si trovava con la sua famiglia su una gondola che stava partendo da un ormeggio vicino a Rialto. La gondola è stata travolta in pieno dal vaporetto che, per una manovra errata, aveva perso il controllo. Il vaporetto ha travolto la piccola imbarcazione e tutte le persone a bordo sono finite in acqua. Non è escluso che l’uomo sia rimasto schiacciato tra i due scafi cercando di protendersi oltre la gondola, nell’estremo tentativo di far da ‘scudo’ alla figlia mentre il vaporetto si avvicinava.

LA BIMBA FERITA, OPERATA ALLO ZIGOMO POI DIMESSA  - La bimba tedesca di tre anni rimasta ferita nell’incidente tra una gondola e un vaporetto a Venezia è stata dimessa dopo essere stata curata nell’ospedale di Padova, dove è stata raggiunta dalla madre e dagli altri due fratellini, mentre la salma del padre è stata ricomposta nell’obitorio dell’ ospedale di Venezia. La bambina, riferiscono i sanitari, aveva una lesione importante ad uno zigomo, ha subito un intervento di primo soccorso e quindi è stata dimessa senza prognosi. Non è in pericolo di vita.

APERTO FASCICOLO PER OMICIDIO COLPOSO - La procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Il pm di turno Roberto Terzo, ha disposto il sequestro dei mezzi, mentre ha affidato le indagini sull’incidente alla questura di Venezia e quelle di carattere amministrativo alla Capitaneria di Porto.

Per il pm è ancora presto per stabilire eventuali responsabilità delle due principali persone coinvolte - il conducente del vaporetto ed il gondoliere - sulle cui azioni bisognerà attendere l’acquisizione di tutti gli elementi. Di certo vi è che dalla questura sono già state richieste le immagini delle numerose telecamere di sicurezza che gravitano sulla zona di Rialto dove è avvenuto l’incidente.

INTERROGATI PILOTA E GONDOLIERE  - E’ in corso l’interrogatorio del gondoliere e del pilota del vaporetto Actv coinvolti nell’incidente a Venezia in cui è morto un turista tedesco. Sono sentiti dalla Polizia per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

LA DINAMICA DELL'INCIDENTE - Secondo una prima ricostruzione riferita dai gondolieri presenti in Canal Grande la gondola travolta da un mezzo del trasporto pubblico a Venezia sarebbe stata agganciata e trascinata per una ventina di metri. Immediate le grida del gondoliere, le urla di terrore dei turisti che erano a bordo della gondola e di numerosi passanti e camerieri dei ristoranti che si affacciano su Rialto.

Subito dopo il vaporetto ha interrotto la propria corsa mentre sono scattati i soccorsi. I testimoni hanno assistito al salvataggio degli occupanti della gondola dal parte dell’ idroambulanza del Suem 118. Successivamente i Vigili del Fuoco hanno recuperato la gondola che, sempre secondo i testimoni, presentava profondi danni a scafo e suppellettili. Il mezzo è stato posto sotto sequestro e portato nella Questura di Venezia, nella sede di Santa Chiara, mentre il motoscafo si trova, sempre sotto sequestro, al Tronchetto. Saranno utili in sede di indagine, oltre alle testimonianze, le numerose telecamere presenti in zona. Tra queste quelle del Magistrato alle acque, davanti al quale è avvenuto “l’aggancio” tra vaporetto e gondola.

PRESIDENTE DEI BANCALI: TROPPI VAPORETTI - ‘’A Rialto ci sono solo due pontili dei vaporetti come 30 anni fa, quando c’erano solo tre linee di navigazione, ma ora sono tante. E’ giusto che in quel punto passino solo le linee Actv indispensabili, non può passare un vaporetto ogni minuto’’. E’ lo sfogo di Aldo Reato, il presidente dei ‘bancali’, la rappresentanza sindacale dei gondolieri, sull’incidente avvenuto oggi tra una gondola e un vaporetto costato la vita ad un turista tedesco. ‘’Abbiamo denunciato più volte questa situazione, c’è troppo traffico e i mezzi vanno troppo veloci - rincara - ma nessuno ci ascolta’’.

Il vaporetto coinvolto è della linea 1, una tra le più frequentate dai turisti perché ferma ad ogni approdo. Il mezzo acqueo della linea pubblica al momento dello scontro stava procedendo da Piazzale Roma verso San Marco e aveva appena attraversato il Ponte di Rialto. A condurre la gondola, racconta Reato, ‘’un giovane gondoliere, finito in acqua, e rimasto molto provato dall’accaduto’’. Il presidente dei bancali tiene a sottolineare il gesto di generosità dei colleghi, che si sono immediatamente tuffati in acqua per salvare i sei, appena si sono accorti dell’accaduto.

IL SINDACO ORSONI: UN PROBLEMA DA AFFRONTARE  - “Non nasconde che quello del crescente traffico di barche e vaporetti in Canal Grande è un problema reale e da affrontare” per il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, che così commenta il tragico incidente di oggi costato la vita ad un turista tedesco. “Sono molto addolorato per quanto è accaduto - dice - E’ probabile ci sia stata una forte dose di fatalità, ma c’è anche un problema di regolazione del traffico, sempre più intenso, che deve essere ripreso in mano”.

L'ASSESSORE BETTIN: UNA TRAGEDIA TUTTA VENEZIANA - ‘’E’ una tragedia che più veneziana non si può’’: così l’assessore comunale all’ambiente Gianfranco Bettin descrive l’incidente tra un vaporetto e una gondola costato oggi la vita ad un turista. ‘’Penso sia indubbio - ammette - che a Venezia vi sia una congestione di mezzi e che quindi serva una gestione più razionale di questi momenti di ‘picco’’’.

Lo scontro, guarda caso, è avvenuto proprio attorno a mezzogiorno, nell’ora di punta per i vaporetti, per i motoscafi e anche per i mezzi commerciali che transitano in Canal Grande.

‘’I mezzi pubblici, soprattutto d’estate e soprattutto nelle ore di punta - rileva Bettin - sembrano non bastare mai. Rialto è un punto di estrema delicatezza, uno snodo complesso’’.

Nell’auspicare la necessità che sulla questione vengano sentiti tutti ‘’e in prima battuta proprio i ‘bancali’ che conoscono meglio di tutti i problemi delle gondole’’, Bettin rileva che è necessario a questo punto ‘’costruire un piano del traffico che metta insieme remo e trasporto pubblico’’.

I POPE: CI VOLEVA IL MORTO  - “Ci voleva il morto per vedere finalmente il traffico acqueo a Rialto inesistente com’e’ ora, come avviene solo nel giorno della Regata storica”. E’ il commento raccolto ad alcuni gondolieri dopo l’incidente mortale di stamane. Sotto accusa per i gondolieri devono essere messi i troppi mezzi che solcano il Canal Grande “con zero rispetto di regole e comportamenti - sottolineano i ‘pope’, come vengono chiamati a Venezia i maestri del remo - specie nei confronti di chi va a remi su una barca in legno rispetto a mezzi in ferro e sempre stracarichi di gente”.

Nella zona di Rialto ci sono almeno cinque imbarcaderi dell’Actv, l’azienda di trasporto pubblico, oltre ad una decina di approdi per taxi acquei ed altrettanti per enti pubblici. Due gli “stazi” delle gondole, più un altro adibito al servizio gondola di traghetto da una riva all’altra del Canal Grande.

POPE: AIUTO ALLA FAMIGLIA -  I ‘pope’ Sono pronti a sostenere, anche economicamente, la famiglia della vittima dell’incidente di oggi. A riferirlo è Aldo Reato, Presidente dei bancali (l’associazione dei gondolieri), che si è già attivato con i colleghi per ‘’fare qualcosa per chi - dice - a Venezia e in gondola doveva venire per apprezzare la città e non per un lutto’’. Tra le ipotesi una raccolta di fondi tra i 600 operatori del remo per sostenere la famiglia, nei modi che questa riterrà opportuno, o il pagamento della traslazione della salma dall’Italia alla Germania e quello del funerale. Intanto una associazione che opera per la tutela della città lagunare (Venessia.com) chiede una giornata di lutto cittadino e la chiusura a tutte le imbarcazioni a motore e remi, di un’ora del Canal Grande per domani.

SI FERMANO LE GONDOLE - Le gondole per turisti si sono tutte fermare alle 16 di oggi a Venezia e non saranno in servizio fino a domani in segno di solidarietà per quanto accaduto oggi in canal Grande, con la morte di un turista. Lo annuncia il presidente dell’Ente Gondola Nicola Falconi, precisando che rimarrà invece regolare il servizio di traghetto effettuato dai “pope” (il nome veneziano dei gondolieri) da riva a riva.

‘’Come Ente Gondola e con l’ausilio della cooperativa Manin di Gondolieri - annuncia Falconi - assicureremo gratuitamente i servizi logistici e funebri alla famiglia tedesca che ha vissuto questa tragedia’’. Sulle misure da prendere dopo l’accaduto, Falconi ha le idee chiare. ‘’Chiediamo il contenimento delle linee nuove di navigazione pubblica in Canal Grande - scandisce - e il rinforzo di quelle tradizionali, cioè la 1 e la 2, ma soprattutto l’arretramento dei nuovi pontili privati, in particolare quelli degli alberghi, che si costruiscono in Canal Grande’’.

LE CONDOGLIANZE DI ZAIA  - Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, appreso dell’incidente avvenuto oggi a Rialto, a Venezia, si è messo immediatamente in contatto col direttore generale della Ulss 12, Giuseppe Dal Ben, e col direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario, per essere informato dell’evolversi delle condizioni sanitarie del bambino ferito e per rivolgere alla famiglia - per loro tramite - le condoglianze personali e a nome della Regione. Zaia ha voluto anche assicurarsi che venga fatto tutto il possibile per alleviare le sofferenza del ricoverato e che alla famiglia venga prestata la massima assistenza.

USSL: INTERVENTO TEMPESTIVO - Dopo il grave incidente tra una gondola e un vaporetto, questa mattina Venezia, l’Ussl 12 di Venezia, ha diffuso una nota in cui si spiegano le fasi del soccorso della famiglia tedesca coinvolta di cui il capofamiglia è deceduto. “Un tedesco di 50 anni, J.R.W., in vacanza a Venezia con la famiglia - precisa la nota - è deceduto all’ospedale Civile di Venezia. L’allarme è scattato alle 11.32: delle cinque idroambulanze in servizio in quel momento, tre sono state dirottate a Rialto”. “Sul posto - aggiunge il direttore dell’Ussl Giuseppe Dal Ben - si trovava casualmente un infermiere del 118 in borghese, che è subito intervenuto, prestando i primi soccorsi alla vittima”. Il turista è stato trasportato immediatamente al Civile, ma non c’è stato neanche il tempo del ricovero in Rianimazione: il decesso è avvenuto poco dopo a causa della gravità delle ferite riportate. Illesi la moglie e due dei figli, mentre la più piccola, di tre anni, è stata trasferita in Chirurgia Plastica all’ospedale di Padova per la riduzione delle ferite subite al viso.

ALBERGO DI PADOVA OFFRE OSPITALITA' - L’Associazione Veneziana Albergatori esprime ‘’cordoglio e rammarico’’ per il tragico incidente accaduto oggi sul Canal Grande in cui ha perso la vita un turista tedesco coinvolto, assieme alla sua famiglia, nello scontro tra un vaporetto in manovra e una gondola. Il Direttore Claudio Scarpa, appresa la notizia, si è subito interessato per offrire appoggio e assistenza. Ha personalmente contattato un albergo di Padova per garantire che sia offerta ospitalità e la massima assistenza ai familiari della vittima (ricoverati all’ospedale della città patavina) nel caso in cui ne avessero necessità.

Il Presidente dell’Ava, Vittorio Bonacini, e Scarpa hanno espresso il loro sconcerto per l’incidente. ‘’E’ fondamentale ridiscutere la viabilità acquea sul Canal Grande. Da anni ripetiamo che è necessario porre maggiore attenzione al traffico tra le differenti imbarcazioni: gondole, taxi, vaporetti, imbarcazioni private. Non si doveva arrivare a questo tragico epilogo - concludono - per porre maggiore attenzione su questa questione’’.