Arezzo, 5 settembre 2013 - Ha deciso di tenere il suo bambino, nonostante il compagno l'abbia abbandonata. Ora il Papa le ha promesso di battezzarlo personalmente. Protagonista della storia è Anna Romano, 35 anni, romana, ma da alcuni mesi si è trasferita a Arezzo, dove ha trovato lavoro come commessa in una gioielleria, dopo che il negozio di Roma in cui lavorava ha chiuso.

A fine giugno aveva scritto una lettera a Papa Francesco. Sulla busta aveva scritto: a "Sua Santità Francesco, Città del Vaticano". Aveva bisogno di sfogarsi, in lui vedeva il miglior confidente. Anna aveva uno, anzi due fardelli belli pesi da sopportare. Aveva appena scoperto di essere incinta e che il padre del suo bambino era già sposato, con un figlio. «Mi ha lasciata, dicendomi di non avere alcuna intenzione di occuparsi del bambino in arrivo. Anzi, mi ha consigliato di abortire. Per un attimo ho pensato di farlo davvero, ora solo l'idea mi fa venire i brividi. Ma in quel periodo ero così sola e infelice».

Martedì scorso il suo cellulare ha squillato: «Ho visto un numero fisso di Roma, che non conoscevo, ho risposto e sono rimasta senza parole». Perchè a chiamare sarebbe stato proprio papa Francesco: «All'inizio ho pensato a uno scherzo, ma poi lui ha fatto riferimento alla lettera. E che gli avevo scritto lo sapevano solo la mia migliore amica e i miei genitori». 

"Noi cristiani non ci dobbiamo far portare via la speranza - avrebbe detto il Santo Padre ad Anna. Poi avrebbe aggiunto: "Se non hai un padre spirituale per il battesimo ci penserò io ad impartire il Sacramento al tuo piccolo".

«Non so se il Papa troverà davvero il tempo per battezzare mio figlio, che nascerà ai primi di aprile e che, se sarà un maschio, voglio chiamare Francesco. Ma mi ha fatto felice, mi ha dato forza. E racconto la mia storia perchè vorrei che fosse di esempio a tante donne che si sentono lontane dalla Chiesa solo perché hanno trovato l'uomo sbagliato sono divorziate o perché hanno trovato uomini che non sono degni nemmeno di essere padri».

Intanto dalla Sala stampa Vaticana: «Le telefonate del Papa? Non ne sappiamo niente, sono cose private che decide solo lui - commenta il direttore, padre Federico Lombardi.