Napoli, 24 settembre 2013 - Imponevano il "pizzo" a numerosi commercianti e imprenditori di Grumo Nevano e Casandrino, piccoli centri del Napoletano, e nello scontro con un'altra cosca per il controllo del
racket hanno anche messo a segno un omicidio
. I carabinieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 componenti del clan Aversano (7 dei quali già in carcere), attivo nell'area a Nord del capoluogo campano. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio e di estorsioni e violazione alla legge sulle armi aggravati dal metodo mafioso. Coinvolti nell'inchiesta altri 9 soggetti.

LA STRUTTURA -  A capo del gruppo Vincenzo Aversano, 55 anni, detto Zig zag, insieme a Raffaele Chiacchio, 48enne noto come Gnucchetiello. Proprio Aversano è considerato il mandante dell'omicidio di Giovanni Tramontano, ucciso il 28 ottobre di 13 anni fa a Grumo Nevano durante lo scontro tra cosche per il controllo delle estorsioni. Tra gli episodi contestati ai 14 indagati arrestati, oltre a richieste estorsive avanzate a imprenditori e commercianti, anche le minacce e le pressioni ad Angelo Buonomo per fargli ritrattare le dichiarazioni che avrebbero portato alla condanna di un affiliato, Antonio Paciolla, che aveva tentato di ucciderlo il 19 febbraio 2006. Tra gli affiliati anche un avvocato, Giuseppe Stabile, a servizio del clan al punto che i magistrati partenopei gli contestano l'associazione a delinquere di stampo mafioso.

 TUTTI DENTRO - Vincenzo Aversano, così come il fratello Giovanni, e Chiacchio sono già detenuti.  Preso, invece, Domenico Gervasio, considerato dagli inquirenti l'attuale reggente della cosca.